Aleteia logoAleteia logoAleteia
giovedì 28 Marzo |
Aleteia logo
Spiritualità
separateurCreated with Sketch.

“Curami”, “Sistema questo”… Vuoi dettare le regole anche con Dio?

web-angry-face-eye-woman-nose-scrunched-natalie-cc

Natalie CC

padre Carlos Padilla - pubblicato il 07/03/17

Il cammino di Gesù non è la magia, ma la via più umana

La più grande tentazione dell’uomo fin dalla notte dei tempi è voler essere come Dio. Rendere tutto possibile essendo come Dio. E allo stesso tempo è quello che chiediamo a Dio nella nostra vita: se sei davvero Dio, dammi ciò che ti chiedo. Se sei figlio di Dio, fammi scendere dalla croce. Se sei figlio di Dio, trasforma la pietra in pane. Non lasciarmi affamato.

Io detto le regole. Io stabilisco cosa deve fare Gesù per essere davvero figlio di Dio. Non permettere ingiustizie. Non lasciar morire quell’uomo. Non permettere tanto male nel mondo. Lo esigo. Lo chiedo.

Durante la sua vita tra gli uomini, Gesù si sarà trovato davanti a questo atteggiamento varie volte. Nel deserto il maligno lo tenta in base a questo. Se sei figlio di Dio, compi il miracolo di buttarti giù per farti raccogliere dagli angeli. Se sei figlio di Dio puoi farlo.

L’impotenza non è propria di un figlio di Dio, dice il tentatore. Tante volte lo dico anch’io. Il tentatore tocca ciò che ferisce maggiormente Gesù. Mette in dubbio la sua identità. È davvero figlio di Dio? Se lo fosse, farebbe tutto ciò che suggerisce il tentatore. Non avrebbe paura.

Gli chiede di fare della magia: “Dì che questi sassi diventino pane… Gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede”. Se è figlio di Dio, tutto è possibile.

Anch’io lo chiedo a Dio. Gli chiedo di darmi il pane, di salvarmi la vita. Di non togliermi quello che amo. Di darmi il potere per vincere in questo mondo.

Penso che in quel momento Gesù abbia visto chiaramente la sua missione. Il suo cammino non era la magia. Il suo cammino era la via più umana. L’impotenza di essere uno di noi per amore.

Non c’è potere più grande dell’impotenza di avere freddo, fame, paura, incertezza, delusione, tristezza, sogni, amori umani, voglia di casa, nostalgia.

Gesù è il Figlio di Dio che si è spogliato del suo rango diventando uno tra tanti. Questa è la sua vittoria nel deserto e nella sua vita tra gli uomini. Il centurione ha detto davanti alla croce: “Davvero costui era figlio di Dio”.

Non è sceso dalla croce e ha mostrato la sua impotenza, e in mezzo alla sua impotenza, ferito, crocifisso, senza miracoli, nudo, in quell’impotenza è stato riconosciuto come figlio di Dio.

Non è stato necessario trasformare i sassi in pane, né saltare giù per essere sorretto dagli angeli. Non ha avuto bisogno di umiliarsi davanti al tentatore per possedere tutta la Terra. Il cammino più misterioso del suo amore è stata la sua impotenza umana.

È l’amore di un Dio crocifisso, di un Dio che si mette nelle mani degli uomini. Il demonio offriva a Gesù di smettere di essere uomo e di essere solo Dio. Voleva che non si avvicinasse tanto agli uomini. È in quell’umanità di Gesù, affamato nel deserto, solo, che Gesù ha il potere più grande.

È l’amore che si avvicina, che si abbassa, che mi tocca e si lascia toccare e ferire. Il figlio di Dio che mi ama tanto cammina al mio fianco. Gesù ha detto il suo “Sì” al suo nome, alla sua missione, alla sua impotenza. È il figlio obbediente che riconosce l’amore di suo Padre. Il figlio docile che adora solo Lui.

Gli offre il suo “Sì” in quei giorni di deserto. Il suo deserto è un’esperienza profondamente umana, e anche divina. Di lotta e di domande.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

Tags:
gesù cristopreghierarabbia
Top 10
See More