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Aiuto! Ci si può confessare troppo?

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Anneka/Shutterstock

Katrina Fernandez - pubblicato il 17/02/17

Katrina Fernandez aiuta una lettrice che teme di mettere alla prova la pazienza del suo parroco

Katrina,

ci si può confessare troppo? Mi piace confessarmi una volta a settimana e il mio vecchio parroco non aveva problemi al riguardo, ma è stato trasferito in un’altra parrocchia vari mesi fa e il suo sostituto continua a dirmi di non confessarmi così tanto. Questo nuovo sacerdote dice che non devo accostarmi alla confessione a meno che non abbia commesso un peccato mortale. Non voglio abusare del sacramento, ma che succede se si lotta con un peccato e la confessione regolare aiuta?

Nico

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Nico,

Se il tuo nuovo parroco ha tecnicamente ragione nel dire che non hai bisogno di confessare i peccati veniali (non mortali), non è un abuso del sacramento confessare i peccati veniali, soprattutto se sono fonte di lotta costante.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma:
“Sebbene non sia strettamente necessaria, la confessione delle colpe quotidiane (peccati veniali) è tuttavia vivamente raccomandata dalla Chiesa. In effetti, la confessione regolare dei peccati veniali ci aiuta a formare la nostra coscienza, a lottare contro le cattive inclinazioni, a lasciarci guarire da Cristo, a progredire nella vita dello Spirito” (CCC, n. 1458).


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Possiamo considerare il sacramento della riconciliazione non solo come una guarigione dal peccato, ma anche come una cura spirituale preventiva. Come assumere regolarmente farmaci per allontanare una malattia seria, la confessione regolare può impedirci di cadere nello stato più grave del peccato mortale. Continuando con l’analogia medica, se non controllate i peccati veniali possono diventare un cancro dell’anima.

Dico spesso alle persone che lottano con un peccato particolare di trovare un confessore regolare e di cercare la guida professionale di un direttore spirituale. Puoi fare un paio di cose. Un’opzione è cercare il tuo vecchio confessore. Anche se ora è in un’altra parrocchia non significa che tu non possa andare da lui per la confessione – a patto che il suo nuovo recapito sia raggiungibile. Un’altra opzione è incontrare il tuo nuovo parroco e spiegargli la tua necessità di confessarti regolarmente in quel settore particolare della tua vita e vedere come ti risponde. Non riesco a immaginare un sacerdote che scoraggia una persona dall’accostarsi regolarmente alla confessione. Darei a questo nuovo sacerdote il beneficio del dubbio visto che non conosce la tua situazione specifica. Ad ogni modo, se la sua risposta è ancora negativa contatterei il vecchio parroco e gli chiederei di raccomandarti un direttore spirituale. Come ultima cosa, raccomanderei di inserire nella tua routine serale un esame di coscienza quotidiano.

Il tuo forte desiderio di non diventare schiava dei tuoi peccati è lodevole. Spero che troverai l’incoraggiamento spirituale necessario.


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Katrina Fernandezha un dottorato in essere single e un master in monogenitorialità con specializzazione in senso di colpa cattolico. Scrive su questi e altri argomenti legati alla sopravvivenza da più di un decennio. Si possono sottoporre le proprie domande all’indirizzo katrinafixesitforyou@gmail.com.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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