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È sbagliato avere una relazione con una persona sposata civilmente e non in Chiesa?

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Shutterstock / Voyagerix

Aleteia Spagnolo - pubblicato il 31/01/17

Rispondiamo alla domanda di una lettrice

Non è facile rispondere a questioni morali senza conoscere i dettagli di ogni singolo caso. Ad ogni modo, alcuni principi generali potrebbero aiutare ad orientare la riflessione necessaria per risolvere il proprio dubbio.

Il matrimonio civile è un contratto. E sebbene non abbia il valore di  sacramento, è un forte impegno tra due persone, che è degno di essere rispettato. E ancora di più se la coppia dovesse avere dei figli.

In linea di principio, l’amore per una persona sposata civilmente dovrebbe esprimersi aiutandola ad essere fedele alla sua parola data, ad approfondire tale impegno e a renderlo migliore. Cercare di ostacolare o addirittura di far naufragare quel matrimonio civile – per avere quindi un rapporto con quella persona – risponde piuttosto ad un desiderio personale.

Se ti sei posta questa domanda, chiediti se ciò che provi sia vero amore o se non sia piuttosto mero interesse egoistico. Hai più elementi di chiunque per rispondere.


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Altro caso è quello in cui la persona sposata civilmente non stia più mantenendo i rapporti con il suo coniuge. E sia quindi, per così dire, “libero” di iniziare una relazione.

Nel caso in cui questo matrimonio civile stia vacillando, se pensi che il tuo rapporto con la persona sposata civilmente possa avere futuro, forse sarebbe prudente aspettare. Per evitare, con le misure necessarie, di favorire la fine di quel matrimonio civile.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]

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