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6 modi per rendere la tua esperienza su Facebook più sana e positiva

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Natashilo/Shutterstock

Rosie Herreid - pubblicato il 30/01/17

Non sono pronta a tagliare con i social media, ma credo di poter spendere meglio il tempo che vi dedico

All’inizio dell’anno hai fatto il proposito di rinunciare a Facebook? Oppure stai pensando di farlo per la Quaresima? Anche io ho considerato questa opzione, ma alla fine ho capito di non voler tagliare con i social media. Sebbene a volte sia un’occasione per spettegolare (e spesso è una perdita di tempo), resta uno strumento prezioso per una mamma a tempo pieno introversa come me. Ho deciso però di darmi da fare per rendere la mia esperienza su Facebook più positiva e sana. Ecco alcuni propositi che sto prendendo in considerazione:

1. Nascondi ciò che ti infastidisce, pur facendo attenzione a non “cantartela da solo”. C’è una linea di confine tra l’essere aperti a persone con cui si è in disaccordo, e semplicemente esporsi a ciò che fa star male. Se ogni volta che una certa persona posta qualcosa finisci con l’irritarti, potresti modificare le impostazioni per nascondere i suoi post. Sarete ancora amici, potrai vedere tutto ciò che ti scrive e non saprà che l’hai nascosta. Un paio di mesi fa ho dato un’occhiata alla mia lista di amici e ho nascosto un sacco di gente. Non ne sono affatto pentita. Posso sempre tornare a seguire alcuni di loro in futuro, se mi dovessi sentire in grado di gestire i loro post.

2. Sulla stessa linea, circondati di ciò che ti influenza positivamente. Mettere ”like” a troppe pagine può farti perdere tempo a scorrere gli aggiornamenti, ma sceglierne alcuni con cura può essere edificante. Ci sono molte buone pagine cattoliche su Facebook (come Aleteia!) che sono uno spunto per dei brevi momenti di preghiera e di meditazione. È anche un buon posto per entrare in contatto con persone che condividono i tuoi interessi. Sono un membro di un gruppo sulla trapuntatura, mi permette di ripararmi dalla politica e da tutti i problemi del mondo, essendo allo stesso tempo un ottimo modo per incoraggiare gli altri ed essere incoraggiata.

3. Non essere schiavo del tuo news feed. Non c’è bisogno di scorrere e scorrere fino a che hai letto ogni singolo articolo. Non solo è una perdita di tempo, ma ti esponi a un sacco di post che davvero non è necessario sapere (come quello di una qualche celebrità a cui gli amici hanno commentato). Il mio proposito per la Quaresima è quello di visitare soltanto i profili dei miei amici, invece di scorrere la home senza riflettere. In questo modo userò Facebook per tenermi in contatto con le persone a cui voglio bene, piuttosto che per isolarmi da esse. Ci sono anche diverse applicazioni che aiutano a farlo.

4. Usa Facebook per l’intercessione. Di recente ho passato un paio di giorni di depressione acuta, e alla fine mi sono fatta coraggio e ho chiesto preghiere su Facebook. La valanga di risposte mi ha fatto sentire amata e considerata, e in poche ore mi sono sentita sollevata dalle preghiere dei miei amici. Funziona anche l’inverso: il news feed offre diversi spunti per pregare per amici e parenti, così come per estranei, religiosi, e leader politici. Quando vedi una richiesta di preghiera, fermati e presentala subito a Dio; un rapido “Dio ti benedica” è meglio di voler recitare un rosario che rimandi così tanto da scordartene.


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5. Usa Facebook per gli atti di misericordia. Facebook ha il potenziale per essere una comunità. Per chi è introverso, depresso, o isolato, può essere una vera e propria ancora di salvezza. Approfittane! Come diceva mia madre, se vuoi che i tuoi amici ti scrivano delle lettere, scrivile tu per prima. Prenditi un minuto per mandare ad un amico una foto o una canzone piacevole, o per inviare un messaggio a qualcuno che sta attraversando un periodo difficile. Questi piccoli gesti di amicizia potrebbero arrivare al momento giusto per qualcuno che è nel bisogno. E, il più delle volte, i tuoi amici risponderanno di conseguenza.

6. Attendi prima di postare qualcosa. Questa è la cosa più difficile. Il mio proposito è di aspettare un’ora prima di fare clic su “pubblica” su qualsiasi commento che scrivo, per assicurarmi di non agire sulla base delle emozioni, pubblicando qualcosa di cui poi potrei pentirmi.

Penso che sia possibile tenere a bada le tentazioni di Facebook senza buttare il bambino con l’acqua sporca. In ogni caso, voglio almeno provarci.

[Traduzione dall’inglese a cura di Valerio Evangelista]

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