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Cos’è un fidanzamento tossico e perché va terminato il prima possibile

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Luz Ivonne Ream - pubblicato il 25/01/17

"Ti lascio, non perché io non ti ami; ma perché non sei adatto alla mia vita"

In tutti i rapporti ci sono dei problemi, e questi conflitti contengono delle opportunità per aiutare a crescere, sia a livello personale che di coppia. Quanto più sano manteniate il vostro rapporto di fidanzamento, tanto più sano sarà il vostro matrimonio. Con la grazia di Dio, eviterete di essere un altro dato statistico alla piaga odierna che è il divorzio. Le nuove famiglie sono la speranza di questo mondo.

È importante che prima di formalizzare il vostro rapporto e di intrecciare le vostre vite per sempre abbiate chiaro chi è davvero la persona con cui vi state per sposare, e cosa porti di bene alla vostra vita. E, ancora più importante, siate ben consapevoli delle vere ragioni per le quali volete sposarvi; cioè, se davvero quello che c’è tra voi è amore, o se non vi siano invece altri fattori. Come la co-dipendenza emotiva, la stessa che è responsabile di quello che definisco fidanzamento tossico.

Il fidanzamento tossico è quella relazione pericolosa e nociva in cui le persone non vengono edificate ma, al contrario, distrutte. Questo significa che stare insieme non rende delle persone migliori, anzi, deteriora e fa essere cattivi con tutti. Fa vivere senza pace.

Quando non è molto chiaro chi siamo e quanto valiamo, scegliamo senza porre limiti al rapporto e ci accontentiamo di “qualcuno” che ci parli e ci faccia sentire belli, perché crediamo che “è quello che ci meritiamo”. Accettiamo persino degli abusi, sia fisici che emotivi, perché crediamo che da sposati “la persona cambierà”. Questo concetto è falso, nessuno può cambiare nessuno: al contrario, nel matrimonio le cose finiscono col peggiorare.

Tossico deriva dalla parola “toxon”, che significa veleno, e questo provoca la morte. Quando parliamo di fidanzamento tossico ci riferiamo ad un rapporto in cui, nel breve e nel lungo periodo, le cose andranno a finire molto male. In tutti gli aspetti: emotivo, spirituale e anche a rischio di perdere la vita.

Il fidanzamento è un periodo della vita che serve per conoscersi e decidere se quella persona rappresenta il meglio per la propria vita. Se è quella che è più adatta a se stessi. Ed è proprio questa la domanda che bisogna porsi: “Sei adatto/a alla mia vita?” Se la risposta è no, è il momento di troncare quel rapporto, anche se fa male all’anima, e dire: “Ti lascio, non perché io non ti ami, ma perché non ti addici alla mia vita”.

Quando l’amore è sano produce più amore, fa vivere in armonia e in pace, con se stessi e con tutti coloro che sono attorno. Rende delle persone migliori, edifica, ispira a fare il bene, perché è un amore che trae origine dalla libertà e dal rispetto. La mancanza di rispetto non è mai opzione, nemmeno in una accesa discussione. La caratteristica principale di un fidanzamento sano è l’armonia e la pace.


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È molto importante conoscere alcune delle caratteristiche di un fidanzamento tossico, in modo da porre rimedio prima che sia troppo tardi.

  • Problemi con terzi. Il vostro rapporto con gli altri (genitori, capi, amici, ecc) si sta sgretolando e iniziare ad esserci conflitti, perché non si vive in pace ma si vive nella paura. Un fidanzamento tossico non ha conseguenze solo su coloro che ne sono coinvolti, ma su tutto l’ambiente circostante.
  • Litigi costanti. Ogni motivo è un pretesto per discutere, alzare la voce e mancare di rispetto. Il male genera più male, inquietudine e tristezza.
  • Come in ogni relazione tossica, anche qui prevalgono sfiducia, possesso dell’altro e dipendenza. Si sviluppa una situazione dannosa in cui ci sono conflitti e lamentele costanti.
  • All’altra persona, ad esempio, non piace più il vostro modo di vestire, la vostra espansività o il fatto che andiate in chiesa e si lamenta sempre dello stesso argomento. Nessuno ha il diritto di modificare la vostra personalità, e tanto meno i vostri valori. È buono se la vita di coppia aiuta a crescere in virtù come la decenza, la modestia, la pietà, etc. Ci sono valori che sono essenziali e che non sono negoziabili. Ma su ciò che è opinabile ci deve essere libertà, e bisogna accettare ciò che identifica l’altro.
  • Se si sa in anticipo che al proprio partner piace bere o che ha un’altra cattiva abitudine, abbandonate la relazione il più presto possibile. Esiste anche la dipendenza da sesso, che porta le coppie a unirsi nella passione. Purtroppo è questa l’unica cosa che unisce la coppia. Non confondete il desiderio con l’amore.
  • Ci si lascia e poi si torna insieme, regolarmente. Come ho detto prima, in qualsiasi rapporto ci sono delle differenze; queste dovrebbero essere usate per crescere e per diventare persone migliori. Se vi lasciate e poi tornate insieme costantemente, fate attenzione che voi non stiate con quella persona per un attaccamento emotivo o per una co-dipendenza, più che per amore.
  • Relazioni intime. I rapporti al di fuori del matrimonio porteranno più conseguenze negative che benefici. Avere intimità non solo unisce il corpo, anche l’anima, la mente e lo spirito. In questa unione completa viene secreto quello che viene chiamato “l’ormone dell’amore”, o ossitocina. Agisce come una colla morale, che lega la coppia e che sviluppa un senso di “appartenenza” reciproca. La cosa triste è che questo avviene anche se non si è innamorati. Quindi cosa succede? Non ci si può staccare emotivamente dall’altra persona, anche se non la si ama più o se ci si rende conto che non è quella adatta, perché ci si sente uniti ad essa. Per questo motivo si finisce con l’accettare abusi e la mancanza di rispetto, diventando totalmente ciechi a difetti e debolezze del partner che sarebbe molto importante notare prima di sposarsi. Quando si ha un rapporto sessuale senza amore e senza impegno, l’anima è vuota e triste.

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Mettete dei confini chiari che vi definiscano come persone e vi proteggano. Siate eroici, non vivete un fidanzamento “Braille” (in cui non si vede nulla e si ‘tocca’ soltanto). Non accontentatevi di meno di quanto meritate, perché siete figli di Dio e meritate il meglio. Rispettate e amate quanto basta per essere trattati con uguale dignità, e tenete sempre a mente queste parole: ciò che non porta pace non è da Dio, quindi non è per voi.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]

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