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Mamma, come nascono i bambini?

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Mario Emiliano Fernández / Flickr / CC

Mathilde De Robien - pubblicato il 23/01/17

Come rispondere alla domanda più difficile: niente discorsi scientifici, ma parole semplici e vere

“Mamma, come nascono i bambini?”

“Bella domanda, figlio mio. Vai a chiederlo a tuo padre”.

“Lo imparerai quando sarai più grande”.

Ignoriamo, schiviamo, rimandiamo… e tuttavia il momento migliore per offrire una risposta è quello in cui viene posta la domanda! Non c’è bisogno di lunghi discorsi scientifici, ma di parole semplici e vere, adatte all’età di vostro figlio.

Non troverete frasi fatte, visto che è necessario che le parole escano da voi, che abbiano la vostra naturalezza e si adattino alle orecchie dei vostri figli. Desidero solo rendervi consapevoli della necessità di rispondere a questa domanda e dell’importanza di prepararsi un minimo al riguardo. Voglio parlarvi della necessità di parlare d’amore e di sessualità ai vostri figli, e di dire loro che il loro corpo è un tesoro da rispettare, visto che in seguito donerà la vita.


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Perché rispondere?

1. Perché naturalmente i bambini pongono domande per le quali attendono una risposta. Non c’è curiosità fuori luogo né alcuna perversità nelle loro domande. Si interrogano sulla “fabbrica” dei bambini nello stesso modo in cui sono curiosi di sapere il perché delle nuvole in cielo o come funziona una macchina.

Evitando la risposta riuscirete solo a rendere la sessualità un tema tabù in casa. Non preferireste essere voi i primi a dare ai vostri figli un’educazione sessuale?Non preferireste che i vostri figli, da adolescenti, ricorressero a voi per risolvere i dubbi che li inquietano anziché ai compagni di classe o a Internet?

Inès de Franclieu, madre di famiglia ed esperta di educazione affettiva e sessuale, scrive nel suo libro Amour et sexualité che “se vogliamo poter accompagnare i nostri adolescenti nei loro dubbi sull’amore, è nell’infanzia che bisogna avere il coraggio di parlare loro del corpo e della sessualità, con parole adeguate alla loro età”.

2. Perché rispondere ai figli significa proteggerli. Quando rispondiamo, mostriamo loro che abbiamo interesse a dir loro la verità, a saziarne la sete di sapere, e che li teniamo in considerazione. In questo modo, il figlio si sente amato, protetto e tranquillo. Rispondere è raccontare loro una storia d’amore, la vostra, e anche se questa storia non continua, è certo che in passato è esistita. Rispondere è dire loro da dove vengono, è dar loro un punto di riferimento.


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3. Perché è importante affrontare il tema della sessualità prima che lo conoscano attraverso gli scherzi dei compagni di classe, l’uso che ne fanno la pubblicità e Internet o anche prima che gliela mostrino a scuola, perché possiamo trasmettere la nostra definizione della sessualità.

A scuola, nelle lezioni di Scienza, Conoscenze Mediche o Biologia, si affronta il tema della “riproduzione umana” e si mostra solo un aspetto della sessualità, quello biologico e fisiologico. Spetta a noi, come madri e padri, anticipare e completare questa prospettiva sottolineando la dimensione affettiva come fonte di vita.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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