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Vorrei tornare alla Chiesa, cosa devo fare?

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Padre Henry Vargas Holguín - pubblicato il 28/12/16

Non è necessario ribattezzarsi

È proprio degli esseri umani prendere costantemente decisioni che possono condurre la persona lungo tante strade. Alcune di queste decisioni sono irrilevanti, altre no, altre ancora sono decisive. Sono decisioni di ogni tipo, che abbracciano ogni aspetto della vita, decisioni che col tempo si riveleranno azzeccate o meno.

Una di queste decisioni fondamentali ha a che vedere col rapporto con Dio, e nel caso dei cattolici questo rapporto con Dio passa attraverso la Chiesa.

Per molti questo rapporto è stato costantemente felice, sereno e fruttuoso. In altri casi è un rapporto tiepido e sporadico, per alcuni si tratta di un rapporto di indifferenza costante e totale e infine per altri è di odio e aperto rifiuto.

Alcune persone in questi due ultimi gruppi optano per “abbandonare” ogni legame con la Chiesa. Scrivo abbandonare tra virgolette perché se queste persone hanno ricevuto validamente il sacramento del Battesimo continueranno ad essere membri della Chiesa.

Non potranno quindi lasciare la Chiesa, vi apparterranno sempre per il principio canonico per cui una volta che si è cattolici lo si è per sempre, ovvero se la persona è stata battezzata e si allontana per qualche ragione continua comunque ad essere cattolica.

Ricevere il sacramento del Battesimo nella Chiesa lega la persona alla Chiesa per sempre, ed essere membro della Chiesa non è una questione di semplice affiliazione – non è come diventare socio di un club in cui, con un carnet, ci si iscrive e disiscrive quante volte e per qualsiasi motivo si vuole.

Per questo, in caso di ritorno alla Chiesa, anche di un apostata, la persona non deve essere ribattezzata, perché il Battesimo è uno dei sacramenti che imprimono carattere.

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La Chiesa non è un’istituzione che mantiene degli schedari dei suoi “affiliati”, perché la Chiesa è madre e come ogni madre normale non tiene un archivio dei suoi figli.

Anche se un figlio può rinnegare la madre e abbandonarla, la madre non rinnegherà mai suo figlio; il figlio sarà sempre figlio, e la madre sarà sempre madre. Allo stesso modo, la Chiesa ha a cuore i suoi figli anche se alcuni decidono di abbandonarla.

Quello che succede in realtà è che si abbandona la pratica della fede, l’accostarsi ai sacramenti, la crescita spirituale.

Perché alcuni cattolici si emarginano dalla Chiesa?

I fedeli che hanno optato per abbandonare la Chiesa hanno avuto diverse motivazioni: alcuni sono caduti in preda alla confusione disconoscendo l’autentica identità della Chiesa e hanno preferito frequentare alcune proposte di “fede” molto umane, altri si sono accollati un carico così pesante di peccati da pensare che tutto sia perduto, ma non è così.

In altri casi, i fedeli credono che per la legge della cosa più facile mantenersi ai margini della Chiesa sia la cosa migliore e più comoda. Altri ancora sono cresciuti in un ambiente familiare in cui esiste solo un timido vivere la fede e finiscono per perdere ogni legame con la Chiesa.

Ci sono anche coloro che hanno lasciato la Chiesa per trascuratezza. Non vedono il motivo di quello che la Chiesa insegna, chiede e si aspetta dai suoi membri. Altri abbandonano la Chiesa per ira, per delusione. Si crede che i peccati dei figli della Chiesa la rendano peccatrice, ma non è così.

Molti altri hanno abbandonato la Chiesa perché il loro amore e interesse per lei si sono raffreddati, dubitano della sua onestà, la giudicano con sospetto e si scandalizzano per i peccati di alcuni fedeli, anche di quelli da cui dovrebbero ricevere un buon esempio di fede.

In altri casi le preoccupazioni della vita quotidiana assorbono tutta l’attenzione e ricevono la priorità; si crede che Dio non abbia nulla da dire o da fare.

Altri ancora hanno ricevuto, con colpa o meno, duri colpi nella vita, che sono stati una tentazione per arrabbiarsi con Dio, e quindi abbandonano ogni pratica religiosa nella Chiesa. In altre persone ci sono ragioni che a volte neanche loro sanno spiegare con esattezza.

Insomma, non mancano le ragioni per abbandonare la Chiesa, ma sono molte anche le motivazioni per tornarvi, anzi, sono più numerose e di gran peso. In ogni caso le persone che vogliono tornare non troveranno chiuse le porte della Chiesa – e della parrocchia.

Non importa per quanto tempo il fedele sia stato lontano dalla Chiesa, può sempre tornare a casa. Non importa perché se n’è andato o perché ha smesso di andare a Messa, può sempre tornare alla fede cattolica e riaccostarsi ai sacramenti. Non importa la causa, tutti sono benvenuti di nuovo nella Chiesa e ci sarà sempre qualcosa da fare.

La Chiesa, come lo stesso Gesù, esulta di gioia quando un fedele ritorna. Ricordiamo le parabole della pecora smarrita e del figliol prodigo: “Ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione” (Lc 15, 7).

E in effetti, alcuni di questi fedeli che hanno “abbandonato” la Chiesa tornano scoprendo prima o poi quanto sia stata sbagliata la decisione personale di abbandonarla.

In fondo al cuore hanno scoperto che, se si guarda l’essenza della Chiesa senza pregiudizi, in lei ci sono la pienezza della verità e della grazia.

Lo stesso avviene nel caso di chi, non conoscendo la Chiesa o non essendo mai stato cattolico, ha scoperto la sua ricchezza insondabile e vuole conoscerla a fondo, e dopo un cammino di formazione decide di entrarvi.

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Una persona che torna nella Chiesa si è resa conto del valore che ha. È una persona che abbraccia davvero la Chiesa e vuole farne parte non per tradizione, costume o inerzia, ma per convinzione, e con la convinzione che la Chiesa fondata da Gesù Cristo sia quella cattolica.

Una persona che vuole tornare può andare dal sacerdote della parrocchia alla quale appartiene o in una comunità religiosa che la colpisce e avviare un dialogo con qualche sacerdote, religioso o religiosa. Se è il caso, il sacerdote o il(la) religioso(a) potrà girare il caso al vescovo della diocesi accompagnando il fedele.

Il dialogo è importante, perché senza dialogo non esiste famiglia né fraternità. Per questo il fedele è invitato ad andare a parlare e a compiere così il primo passo nel cammino del ritorno.

Il parroco o i religiosi gli indicheranno cosa fare. Se dopo essere stato battezzato non ha ricevuto i sacramenti di iniziazione cristiana (Comunione e Confermazione), sarà preparato a questo passando prima per il sacramento della confessione.

Una volta ricevuti questi sacramenti, il fedele potrà accedere a un seguito con qualche corso personalizzato di formazione nella fede.

Se il fedele ritorna avendo già ricevuto i sacramenti di iniziazione cristiana si studierà cos’altro debba fare, includendo, in molti casi, la preparazione al sacramento del matrimonio.

La Chiesa accoglie sempre i suoi figli come fa Cristo, perché sono un’unica e indissolubile unità e realtà. La Chiesa è il corpo mistico di Cristo, e Cristo, come la Chiesa, accoglie i peccatori. Cristo ha fondato la Chiesa per accogliere e servire i peccatori.

Quando parlava con le persone, Cristo non parlava solo con i suoi discepoli, ma anche con ladri, pubblicani, prostitute… La Chiesa (una, santa, cattolica e apostolica) è quindi il luogo di incontro con Cristo, ed è lì che tutti noi ci incontriamo con Lui come medico che guarisce.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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