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La riforma della Curia delineerà il ruolo della Segreteria di Stato

Pope Francis audience Synod – HERO

© OSSERVATORE ROMANO / AFP

In this handout picture released by the Vatican press office, Pope Francis (C) attends the Synod on the family on October 5, 2015, as cardinals and bishops gather in the Synod Aula, at the St Peter's basilica in Vatican. Pope Francis on October 4 defended marriage and heterosexual couples as he opened a synod on the family overshadowed by a challenge to Vatican orthodoxy by a gay priest. AFP PHOTO / OSSERVATORE ROMANO RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY CREDIT "AFP PHOTO / OSSERVATORE ROMANO" - NO MARKETING NO ADVERTISING CAMPAIGNS - DISTRIBUTED AS A SERVICE TO CLIENTS

Iacopo Scaramuzzi - Vatican Insider - pubblicato il 14/12/16

Pell annuncia la prossima pubblicazione del bilancio consuntivo 2016

La costituzione apostolica che sostituirà la vigente Pastor Bonus metterà nero su bianco il ruolo di «coordinamento» della Segreteria di Stato. È quanto emerso dalla diciassettesima riunione del Papa con i nove cardinali che lo coadiuvano nella riforma della Curia romana, il cosiddetto C9. I porporati consiglieri hanno consegnato al Papa le loro proposte di riforma delle Congregazioni della Dottrina della Fede, degli Istituti di vita consacrata e le Società di Vita apostolica, delle Cause dei Santi e del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, mentre il Consiglio per l’Economia ha approvato il budget preventivo per il 2017 e il cardinale Gorge Pell, prefetto della Segreteria per l’Economia, ha preannunciato la prossima pubblicazione dei bilanci consuntivi del 2016.

«Non si è parlato dei quattro cardinali» che hanno indirizzato una lettera aperta al Papa con alcuni dubbi («dubia», in latino) sulla esortazione apostolica Amoris laetitita , ha precisato Burke, «non è il loro scopo e per il Papa è abbastanza chiaro che ha parlato il Sinodo, ha parlato lo spirito».

Gran parte delle discussioni della riunione, da lunedì mattina a questo pomeriggio, si è concentrata sul ruolo di Segreteria di Stato e Congregazione per la Evangelizzazione dei Popoli (Propaganda fide), ha riferito in un briefing il direttore della sala stampa vaticana, Greg Burke, ed è stato poi affrontato il ruolo di altri due dicasteri, la Congregazione dei Vescovi e quella responsabile delle Chiese orientali. «La Pastor Bonus – ha sottolineato Burke – non dice quasi niente della Segreteria di Stato, possiamo immaginare che nella riforma sarà molto più chiaro, più delineato il suo ruolo di coordinamento».

I cardinali del C9 hanno «concluso lo studio su altri dicasteri ed hanno consegnato la loro proposta» sulle Congregazioni della Dottrina della Fede, degli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita apostolica, delle Cause dei Santi e del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Con il Papa è continuata, tra l’altro, la discussione sulla istruttoria che precede la nomina dei vescovi.

I prefetti dei due nuovi dicasteri già creati dal Papa, accorpando e fondendo diversi pontifici consigli, sono poi intervenuti per «un tempo consistente» per parlare delle prospettive degli uffici a loro affidati. Il neo-cardinale Kevin Farrell ha parlato del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, e, in particolare, «la discussione si è incentrata molto sul ruolo dei laici, con un invito a tutti a rileggere la lettera di papa Francesco al cardinale Marc Ouellet, presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina» il 19 marzo del 2016. In questo momento, ha spiegato Burke, ci sono soprattutto «molte cose pratiche» da fare per fare convergere i dissolti dicasteri (Pontifici Consigli per Laici e Famiglia, in coordinamento con la Pontificia Accademia per la Vita) nel nuovo Dicastero, compito nel quale torna particolarmente utile il «background di management» dell’Arcivescovo statunitense. Da parte sua, il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, affiancato da monsignor Silvano Tomasi, ha presentato il piano di lavoro per il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, che unisce quattro uffici: Giustizia e Pace, Cor Unum, Operatori sanitari, e Migranti e Itineranti. Tomasi, in particolare, «ha spiegato il nuovo Dicastero come un’attuazione della costituzione conciliare Gaudium et Spes».

Proprio oggi, peraltro, il Papa, «nel suo esercizio di guida della sezione del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale che si occupa specificamente di quanto concerne i profughi e migranti», ha nominato «suoi diretti collaboratori a tale scopo», con decorrenza primo gennaio 2017, «sottosegretari del suddetto nuovo Dicastero» il gesuita Michael Czerny e lo scalabriniano Fabio Baggio.

Nel pomeriggio di oggi, monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione, «presenterà i passi compiuti e quelli prossimi per la riforma della comunicazione della Santa Sede, con particolare attenzione alla formazione del personale».

Nel corso della riunione sono intervenuti in particolare due membri del C9, il cardinale Sean O’Malley, che ha esposto le ultime attività della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, mentre il cardinale George Pell «ha riferito sugli ultimi sviluppi relativi alla Segreteria per l’Economia, a lui affidata». Mentre, ha spiegato Burke, il Consiglio per l’Economia ha approvato il bilancio preventivo per il 2017, il Porporato australiano ha preannunciato che «presto» verranno pubblicati i bilanci consuntivi del 2016.

Nel corso dell’incontro del Papa con i suoi nove consiglieri, hanno continuato a emergere come «linee guida» due «temi fondamentali», ha detto ancora Burke: «Lo spirito missionario e la sinodalità».

La prossima riunione del Consiglio è prevista per i giorni 13-14-15 febbraio 2017.

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