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Perché questo misterioso pompiere recitava il rosario di fronte a una tragedia in Perù?

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Twitter @ExpresoPeru

Esther Núñez Balbín - pubblicato il 27/11/16

Un pompiere non smette mai di aiutare. Ecco la storia di questa foto diventata virale

Con le mani piene di fede. Così una macchina fotografica ha immortalato questo pompiere peruviano che a passo lento ma sicuro supervisionava l’azione dei suoi colleghi.

Il misterioso “angelo in rosso” era deciso a sostenere i suoi compagni recitando il rosario. Nulla interrompeva la sua missione. Ed erano tutti sull’orlo della morte.

Dopo l’allarme, è uscito di corsa dalla stazione dei pompieri volontari del distretto di San Juan de Miraflores, a Lima (Perù), per guidare l’unità medica in quella mattina fatidica in cui il fuoco si è impossessato di un’affollata sala cinematografica in un centro ricreativo.

Il pompiere aveva conoscenze mediche, ottenute partecipando come volontario a un’unità medica a New York, ma era anche qualcosa di più… Questo pompiere è un sacerdote francescano statunitense, Christopher Dunn Mahardy.

È arrivato nel Paese nel 1981 e si è unito al Corpo dei Pompieri del Perù dopo il terremoto che ha flagellato la città peruviana di Pisco nel 2007.

Prima di iniziare il suo lavoro, il pompiere che è anche sacerdote e cappellano si fruga sempre nelle tasche per assicurarsi di avere con sé il suo rosario.

“Il nostro lavoro assiste la comunità locale”, ha dichiarato alla rivista dei pompieri volontari del Perù nel 2009. In questo modo i cittadini diventano solidali con i pompieri di tutto il mondo.

“Combattere tutti i giorni la morte e salvare vite umane richiede una fede incrollabile. I miei ragazzi lo sanno bene!”, ha dichiarato.

“Li accompagno, prego per loro, li incoraggio. La mia funzione è quella di vegliare sempre sul loro benessere”.

Il sacerdote, di 62 anni, ha seguito corsi di gestione delle emergenze certificati dall’Agenzia Federale di Gestione delle Emergenze (FEMA) degli Stati Uniti.

L’“angelo” pompiere è psicologo di professione ed è abilitato anche all’accompagnamento dei pazienti a seguito di disastri.

La fede dei pompieri dev’essere rafforzata per gestire lo stress, e il presbitero si preoccupa anche di accompagnarli nella loro vita familiare.

Padre Chrisphoter serve tre volte a settimana nella stazione. Aiutare chi si trova in una situazione difficile è un atto di misericordia. Essere pompieri è una forma di servizio disinteressato.

Il cuore dei pompieri è grande. Pur non avendo l’equipaggiamento necessario, i membri del corpo dei pompieri in Perù rischiano il tutto per tutto per gli altri.

Durante la tragedia che ha provocato la morte di 4 persone il 16 novembre, un fotografo del quotidiano Expreso ha sorpreso il sacerdote con il rosario tra le mani.

La foto, scattata di spalle, è diventata virale sulle reti sociali. Il pompiere sacerdote pregava per le vittime e per i suoi colleghi nello svolgimento del loro lavoro, fornendo nel frattempo aiuto ai familiari dei defunti. Un “pompiere spirituale”, del resto, non smette mai di aiutare.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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