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Una maledizione della sua amante lo ha fatto ammalare… ma anche convertire

Ivan Gutierrez

Portaluz - pubblicato il 18/11/16

L'attore colombiano Iván Gutiérrez racconta la sua esperienza in un libro, diventato un best-seller

Nel 1996 il colombiano Iván Gutiérrez era un ragazzo che stava iniziando a realizzare i sogni che per anni aveva rincorso. Il successo gli mostrava il suo amabile volto, o almeno era quello che sembrava…

Nato nella fine degli anni sessanta a Pácora – una zona rurale della Colombia, nota per il suo caffè – da bambino gli piaceva correre lungo le strade contorte che seguivano il percorso tracciato dalle montagne in cui era arroccato il suo paese. Dopo qualche anno il piccolo Iván emigrò nella grande città, Bogotá, in cerca di un benessere desiderato da tempo.

La sua storia – condivisa in un’intervista rilasciata a Portaluz – è una testimonianza del potere liberatorio della grazia, e di come quest’ultima possa guarire le ferite generazionali che lo hanno spinto a peccare.

Già pochi mesi dopo essere arrivato a Bogotá, il suo carattere ostinato ha portato Iván a firmare contratti come modello pubblicitario e ad ottenere ruoli secondari in alcune produzioni televisive. Le persone iniziarono iniziato a riconoscerlo per strada, a chiedergli autografi. E lui, diventato ricco, si è lasciato andare all’ubriachezza e al sesso promiscuo, senza impegnarsi con nessuna donna in particolare.

Maledetto

Dopo due anni trascorsi in questo modo Iván si sentiva al pieno delle sue capacità fisiche. Ma all’improvviso si ammalò.

Sentiva dolori insopportabili allo stomaco, inoltre si acutizzò un tic che aveva sin da bambino – ricorda – portandolo ad inclinare la testa. Dal canto loro i medici poterono trovare soltanto delle ulcere nello stomaco, ma non riuscirono a definire le cause di quel deterioramento fisico e psicologico. Dopo alcune diagnosi errate (tra cui una di cancro), terapie senza risultati e mormorii nel mondo della recitazione, Iván era disperato.

Guardando in faccia la verità

Dopo aver trascurato per anni il suo rapporto con Dio e non aver tenuto conto dei rischi che alcune decisioni prese avrebbero comportato sulla sua salute, vagò in cerca di aiuto provando chiese evangeliche, streghe, cartomanti, yoga e la lettura del tabacco. Ma sarebbe stato Dio ad andargli incontro…

“Alla fine ho visto il frutto delle preghiere di mia mamma. Lei recitava il rosario, mi benediceva quando ci incontravamo e quando ci salutavamo. Questo, prima o poi, avrebbe dato i suoi frutti nella mia vita”, racconta Iván.

È convinto che per le preghiere “seminate” da sua madre, Dio ebbe compassione di lui e iniziò a guidarlo. “Lo Spirito Santo illumina le coscienze e fa comprendere quali siano le conseguenze del peccato”, dichiara. Arrivò quindi in un gruppo del rinnovamento carismatico cattolico, dove in preghiera lo Spirito Santo mostrò a un membro quale fosse la radice del male che lo affliggeva.

Era esposto all’azione demoniaca

Una delle sue amanti, furiosa per averlo perduto e per essersi resa conto che lui fosse un donnaiolo, aveva invocato su di lui un maleficio per danneggiarlo. Oggi Iván ricorda questa donna con serenità, avendola perdonata.

Nella sua conversione fu determinante, dice, la guida di un sacerdote che lo spinse a tornare in chiesa. La sua liberazione iniziò confessandosi. Poi – sostiene – ci furono segni espliciti di guarigione…


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“Il Signore ha iniziato a liberarmi man mano che mi rendevo conto del peccato dentro di me: l’ubriachezza, le donne, per un periodo la droga, le conseguenze che il mio stile di vita ebbe sui miei genitori, le pratiche di divinazione e stregoneria nelle quali fui coinvolto…”.

Alla fine, sotto consiglio del confessore, Iván tornò dai medici. Fu sottoposto a vari controlli, tra cui un’endoscopia. Era completamente sano… “e le tre ferite interne erano completamente scomparse”.

Secondo lui, quanto accaduto è opera di Dio, e non del sacerdote intervenuto. “Si tratta di un processo di fede. A chi sta leggendo quest’intervista dico: ‘rivolgiti a un sacerdote nel tuo villaggio, nella tua città’ ”.

Comunicando la gioia del perdono

Così come lui fu perdonato, anche Iván fece lo stesso con chi l’aveva maledetto. “Dio mi diede la serenità di andare a cercare questa donna. Dopo averla trovata, le dissi: ‘Se non fosse stato per te, né io né la mia famiglia ci saremmo avvicinati a Dio’ ”.

La vita di Iván fu letteralmente trasformata. Dopo quella prima confessione, iniziò a nascere in lui la vocazione all’apostolato. Ha vissuto nella castità per più di 13 anni fino al giorno del suo matrimonio, avvenuto pochi mesi fa.

Articolo tratto da questa intervista


Chi volesse leggere in dettaglio la testimonianza di Iván, può acquistare il libro: “¿Por qué le pasan cosas malas a gente buena?”, che ha già venduto più di 140mila copie.

Una maldición de su amante le llevó a la enfermedad – pero también a la conversión
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]

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