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3 sagge dritte sugli investimenti tratte dalla Bibbia

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Padre Dan Daly, S.J. - pubblicato il 17/11/16

Gesù ci invita a fare buon uso dei talenti che ci sono stati donati

Bohan non aveva mai avuto una moneta d’oro prima di allora. Non era sicuro di cosa dovesse farne, ma il suo padrone gli aveva detto di investirla, e dunque così avrebbe fatto.

I banchieri del villaggio lo esortarono a depositare la sua nuova moneta d’oro presso di loro, promettendogli un tasso di interesse molto allettante, ma Bohan declinò l’offerta. Depositando il denaro in una banca avrebbe permesso ai banchieri di investire per lui, e non era quello che aveva in mente il suo padrone.

L’agricoltura rappresentava un’ovvia opportunità di investimento, ma era veramente troppo ovvia. La regione era costellata dalle fattorie a gestione familiare. Quando i locali parlavano di investimenti, pensavano naturalmente al fatto di comprare un appezzamento di terreno e piantare delle sementi, ma il mondo ha bisogno di una quantità determinata di frumento e lenticchie. Un’altra fattoria che producesse lenticchie non avrebbe rappresentato un grande valore aggiunto.

Bohan si mise allora a parlare con molte persone, e scoprì quello che la gente voleva e di cui aveva bisogno. Scoprì anche i doni che avevano altre persone. Incontrò un abile scalpellino che stava insegnando al figlio il mestiere di famiglia. L’uomo era non solo un artigiano eccezionale, ma anche un notevole insegnante. Mentre Bohan esplorava un po’ di più il settore delle costruzioni, si imbatté in un uomo che vendeva cibo sui posti di lavoro. Il cibo dell’uomo non era molto buono e lui guadagnava a malapena qualcosa, ma era un commerciante abilissimo e sembrava conoscere chiunque nel campo delle costruzioni. Bohan trovò anche uno scaltro amministratore che aveva perso recentemente il lavoro quando il suo ex datore di lavoro aveva venduto la sua attività.

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Lo scalpellino, l’uomo d’affari, l’amministratore e Bohan formarono una partnership per fornire servizi edili nella zona. Presto acquistarono una piccola cava e assunsero e formarono nuovi lavoratori per far fronte alla domanda. Dopo un anno, Bohan non solo prendeva parte a un’attività fiorente, ma aveva anche guadagnato cinque monete d’oro da rendere al suo padrone.

Gesù ci ha raccontato la parabola delle dieci monete d’oro per incoraggiarci a fare buon uso dei doni che Dio ci ha dato. Immaginare come i servi fedeli abbiano investito i loro talenti può offrirci qualche spunto su come dovremmo investire i nostri.

In primo luogo, dovremmo essere audaci al momento di fare un investimento. Perdiamo un’ottima occasione se nascondiamo i nostri talenti e permettiamo che siano altri a investire per noi. Dio ci ha dato dei talenti per un motivo, e dovremmo usarli in qualche modo.

In secondo luogo, dovremmo evitare di investire i nostri talenti dove molte altre persone hanno già investito i propri. Le opportunità di un ritorno maggiore si trovano in genere altrove.

Dovremmo infine cercare opportunità di collaborare con altri. La parabola dei talenti sembrerebbe suggerire che investire i talenti ricevuti sia un’impresa da compiere in solitaria, ma è raro che gli investimenti funzionino in questo modo. Un’attività di successo implica quasi sempre il fatto di riunire il denaro, lavorare sodo e avere creatività e competenze specializzate. In modo simile, unire i nostri doni a quelli degli altri può offrirci un ritorno notevole. Una collaborazione di questo tipo si può trovare tra le coppie sposate, nelle famiglie, nelle comunità parrocchiali e nelle organizzazioni di servizio di vario tipo.

Come i servi fedeli della parabola, se mostriamo qualche iniziativa, investiamo dove le necessità e le opportunità sono superiori e ci uniamo a chi ha doni complementari ai nostri, avremo uno splendido ritorno da condividere con il padrone.

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Nota dell’autore: Sant’Ignazio di Loyola ci incoraggiava a usare la nostra immaginazione nel contemplare i passi della Scrittura per poterne trarre più frutto. Riflettendo sulla storia dei farisei e degli studiosi della legge, ho usato la mia immaginazione per aggiungere alcuni dettagli alla storia.

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Padre Dan Daly, S.J.,è un sacerdote gesuita della Provincia Centrale e Meridionale degli Stati Uniti. Già professore di Contabilità ed Economia presso il Boston College e la Regis University, attualmente è tesoriere provinciale. Per molti anni ha presieduto Messe per studenti e parrocchiali. Si può seguire qui: www.facebook.com/DanDalySJ.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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