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Digiunare fa bene non solo all’anima, ma anche alla mente e al corpo

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Peter O'Connor aka anemoneprojectors CC

Zoe Romanowsky - pubblicato il 15/11/16

C'è sempre più scienza dietro i benefici per la salute del digiuno

Si dice da molto che il digiuno porta a benefici spirituali, ma gli studi mostrano che il digiuno a intermittenza è positivo anche per il cervello e per il corpo. In questo intervento al TEDx, Mark Mattson, responsabile del Laboratorio di Neuroscienze presso l’Istituto Nazionale per l’Invecchiamento e docente di Neuroscienze presso la Johns Hopkins University, parla di quello che sappiamo attualmente sui benefici del digiuno per la salute.

Come uno dei principali ricercatori nel campo dei meccanismi cellulari e molecolari sottostanti a disordini neurodegenerativi come l’Alzheimer, il morbo di Parkinson e la sclerosi laterale amiotrofica, Mattson e il suo team hanno pubblicato vari documenti su come digiunare solo due volte a settimana possa diminuire significativamente il rischio di sviluppare una di queste malattie.

HealthyCures, elaborando l’intervento di Mattson, riferisce che il cervello beneficia dal digiuno per via dei cambiamenti neurochimici che lo interessano quando ci priviamo del cibo per certi periodi di tempo. Il digiuno “migliora la funzione cognitiva, aumenta i fattori neurotrofici, aumenta la resistenza allo stress e riduce le infiammazioni”.

Digiunare è una sfida per il cervello, che vi risponde adattando vie per rispondere allo stress che aiutano il cervello stesso a rapportarsi allo stress e al rischio di malattie. Gli stessi cambiamenti che si verificano nel cervello durante il digiuno richiamano quelli che si verificano a seguito dell’esercizio regolare. Entrambi aumentano la produzione di proteine nel cervello (fattori neurotrofici), che a sua volta promuove la crescita dei neuroni, il collegamento tra questi e la forza delle sinapsi.

Secondo l’articolo e il lavoro di Mattson, il digiuno intermittente migliora anche la capacità delle cellule nervose di riparare il DNA, e molteplici studi sul digiuno pubblicati sul The American Journal of Clinical Nutrition (2007) hanno stabilito che digiunare può ridurre il rischio di tumore e di malattie cardiovascolari, e mostrano un potenziale significativo per la cura del diabete.

È un bene sapere che mentre digiuniamo per il bene della nostra anima (e del mondo) la nostra azione può avere anche conseguenze fisiche positive.

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Zoe Romanowskyè lifestyle editor e produttore di contenuti video di Aleteia.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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