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La pillola anticoncezionale provoca la depressione

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Shutterstock / stockstudio

Forum Libertas - pubblicato il 07/10/16

Lo rivela uno studio che ha analizzato un milione di donne per 13 anni

Un studio diffuso di recente dall’Università di Copenhagen ha confermato il rapporto tra gli anticoncezionali a base di ormoni e la depressione.

Secondo quanto ha pubblicato il quotidiano The Guardian, lo studio è il più ampio del suo tipo, con un milione di donne danesi tra i 15 e i 34 anni seguite per un totale di 13 anni.

Milioni di donne in tutto il mondo utilizzano anticoncezionali a base di ormoni, ma gli studi che collegano la pillola anticoncezionale agli effetti sullo stato d’animo sono apparsi solo poco tempo fa.

Il progetto di ricerca danese ha verificato che le donne che assumono la pillola hanno il 23% di possibilità in più di ricevere dal proprio medico la prescrizione di un antidepressivo. Questo fatto si verifica con maggior frequenza nei primi sei mesi in cui si assume la pillola.

Si è anche verificato che le donne che assumevano pillole solo di progestina, una forma sintetica dell’ormone progesterone, avevano fino al 34% di possibilità in più di assumere un antidepressivo o di ottenere una prima diagnosi di depressione rispetto a quelle che non assumevano anticoncezionali a base ormonale.

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Lo studio, pubblicato sul Journal of the American Medical Association (JAMA), ha verificato che non solo le donne che assumono la pillola, ma anche quelle che hanno impianti o dispositivi intrauterini corrono il rischio di sviluppare la depressione.

In base alle conclusioni dello studio, le adolescenti sarebbero il gruppo più a rischio: le ragazze che assumono pillole combinate avevano l’80% di probabilità in più di soffrire di depressione.

Le adolescenti consumatrici delle pillole fatte solo di progestina avevano inoltre più del doppio delle probabilità di ricevere la prescrizione di un antidepressivo rispetto alle coetanee che non assumevano la pillola.

Le donne già di per sé più inclini alla depressione

Il ricercatore Øjvind Lidegaard, dell’Università di Copenhagen, e i suoi colleghi hanno segnalato che le donne sono due volte più inclini a soffrire di depressione nella vita rispetto agli uomini, anche se prima della pubertà i tassi di depressione sono uguali.

I livelli fluttuanti degli ormoni sessuali femminili, gli estrogeni e il progesterone, sono coinvolti in questo cambiamento di tendenza quando la sessualità si risveglia nelle donne.

Gli studi suggeriscono che i livelli di progesterone sono particolarmente importanti nello stato d’animo e lo attenuerebbero.

Gli autori ritengono che l’impatto delle basse dosi di anticoncezionali ormonali sullo stato d’animo e sulla depressione non fosse stato completamente studiato.

Lidegaard e la sua équipe hanno utilizzato dati relativi a più di un milione di donne danesi tra i 15 e i 34 anni, che sono state seguite dal 2000 al 2013, con una media di analisi di 6,4 anni.

Gli autori hanno chiesto un finaziamento di altri studi per indagare su questo possibile effetto secondario della pillola.

Altri scienziati hanno già affermato che la ricerca non dovrebbe convincere le donne ad abbandonare i trattamenti ormonali a cui si sottopongono.

Il dottor Channa Jayasena, docente di Endocrinologia Riproduttiva presso l’Imperial College di Londra, afferma che “questo studio pone domande importanti sulla pillola. In oltre un milione di donne danesi, la depressione è stata associata all’uso della pillola anticoncezionale. Lo studio non prova
[e non pretende di provare] che la pillola non giochi alcun ruolo nello sviluppo della depressione. Sappiamo, però, che gli ormoni giocano un ruolo molto importante nel regolare la condotta umana”.

“Viste le enormi dimensioni di questo studio, è necessario continuare a lavorare per vedere se questi risultati si possono riscontrare anche in altre popolazioni e per determinare possibili meccanismi biologici che potrebbero essere alla base di qualsiasi possibile relazione tra la pillola e la depressione. Finora le donne non devono essere dissuase dall’assumere la pillola”, ha dichiarato l’esperto.

Anche il dottor Ali Kubba, della Facoltà di Salute Sessuale e Riproduttiva del Collegio Reale degli Ostetrici e Ginecologi del Regno Unito, ha affermato che servono ulteriori studi.

“Non ci sono prove cliniche del fatto che gli anticoncezionali ormonali possano influire sugli stati d’animo di alcune donne, tuttavia a partire da questo studio non c’è modo di vincolare la causalità, e quindi servono ulteriori studi per esaminare la depressione come potenziale effetto avverso dell’assunzione di anticoncezionali ormonali”, ha dichiarato.

Ciò che è chiaro è che queste nuove prove scientifiche mettono in discussione il fatto che queste pillole siano innocue per la donna, come gran parte della comunità scientifica afferma fin dalla loro comparsa. Un rischio che bisognerà vedere se la società della sessualizzazione in cui viviamo sarà disposta ad accettare.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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