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Un bimbo di 6 anni dà una bella lezione a Barack Obama

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JIM WATSON / AFP

Aleteia - pubblicato il 26/09/16

La crisi dei rifugiati non sarebbe così grave se fossimo tutti come questo bambino

“Alex ha appena sei anni e vive a Scarsdale, New York. Il mese scorso, come il resto del pianeta, è rimasto colpito vedendo le desolanti immagini di Omran Daqneesh, un bambino di cinque anni di Aleppo (Siria), seduto in un’ambulanza, commosso mentre cercava di togliersi il sangue dalle mani.

‘Giocheremo tutti insieme, gli daremo una famiglia e sarà nostro fratello’, mi ha detto. Sono le parole di un bambino di sei anni, un bambino che non ha ancora imparato ad essere cinico o diffidente o timoroso degli altri in funzione della loro provenienza, del loro aspetto o di come pregano.

Dovremmo assomigliare tutti di più ad Alex. Immaginate come sarebbe il mondo se fossimo così. Immaginate la sofferenza che potremmo alleviare e le vite che potremmo salvare”.

È il messaggio lasciato sulle sue reti sociali dal Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in cui fa riferimento a una lettera che lo ha commosso. Ne è rimasto così colpito da volerla inserire nel suo discorso durante il vertice ONU sui rifugiati.

La Casa Bianca ha invitato Alex a leggere la sua lettera e gli ha chiesto di poterla pubblicare. È già apparsa su Facebook:

Ecco il contenuto della lettera di Alex a Barack Obama:

Caro Presidente Obama:

Ricorda il bambino su un’ambulanza in Siria? Per favore, può trovarlo e portarlo a casa nostra?

Parcheggiate per strada e vi staremo tutti ad aspettare con bandiere, fiori e palloncini. Gli daremo una famiglia e sarà nostro fratello. Catherine, la mia sorellina, caccerà farfalle e lucertole per lui.

Nella mia scuola ho un amico che viene dalla Siria, Omar. Lo presenterò a Omar e potremo giocare tutti insieme. Lo inviteremo alle feste di compleanno e lui ci insegnerà un’altra lingua. Noi possiamo insegnargli l’inglese, come abbiamo fatto con il mio amico giapponese Aoto.

Per favore, gli dica che Alex sarà suo fratello, che è un bambino molto gentile, come lui.

Visto che non porterà giocattoli, perché non ne ha, Catherine condividerà con lui il suo peluche azzurro, e io gli presterò la mia bicicletta e gli insegnerò a usarla.

Gli insegnerò a fare le addizioni e le sottrazioni, e potrà usare il pinguino verde di Catherine, che lei non fa toccare a nessuno.

Grazie mille,

non vedo l’ora che arriviate.

Alex

6 anni

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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