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In Olanda si combatte la solitudine degli anziani così

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Lucandrea Massaro - Aleteia - pubblicato il 19/09/16

Giovani e vecchi nello stesso edificio a condividere la vita quotidiana e depressione e solitudine spariscono

La pagina di Aj+ racconta la storia di amicizia e di reciprocità sorta tra Patrick (27 anni, studente) ed Harry (89 anni, pensionato) che dividono la camera da qualche tempo.

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La casa di riposo di Deventer (Olanda) “Humanitas” ha deciso di aprire le proprie porte non solo agli anziani ma anche ai giovani fornendo loro l’opportunità di avere una stanza senza dover spendere soldi e in cambio di aiutare e interagire con gli anziani ospiti della casa di riposo per almeno 30 ore a settimana. Patrick ad esempio è entrato in “Humanitas” quando l’anziana madre vi si è stabilita.

Gli effetti sono quelli di una migliore qualità della vita di chi abita l’ospizio, la scienza ha infatti collegato l’aumento della mortalità con la solitudine e l’isolamento. Un re-incontro tra generazioni che i cambiamenti della società hanno lentamente allontanato, un progetto che va nella direzione indicata da Papa Francesco, di lotta alla cultura dello scarto.

Qualcosa di simile è stato fatto a Cleveland (USA) alla Judson Manor, addirittura dal 1981 un progetto di comunità intergenerazionale è in svolgimento: a beneficiarne sono gli studenti del Conservatorio e gli anziani ospiti della Judson Manor

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