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Spiritualità
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Sento che Dio mi chiama, cosa faccio?

POPE FRANCIS Campus Misericordiae

© Marcin Mazur / catholicnews.org.uk

Claudio De Castro - pubblicato il 14/09/16

Caro amico/a,

in questo momento in tutto il mondo molte persone sentono la chiamata di Dio. Vivono la tua stessa esperienza.

All’improvviso un giorno se ne rendono conto: “Dio mi ama”. Non è una cosa che hanno letto o che ascoltano a Messa. Ne hanno semplicemente la certezza assoluta: “Siamo importanti per Dio”.

Rifletto spesso su Dio, che è amore e sa tutto. È un mistero che non riesco a decifrare.

“Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri da lontano i miei pensieri, mi scruti quando cammino e quando riposo. Ti sono note tutte le mie vie; la mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, già la conosci tutta” (Salmo 139, 1-4)

All’improvviso, queste persone sanno di essere amate dall’eternità. E sentono che Dio si aspetta qualcosa da loro. A questo punto non riescono a decifrare cosa sia, né cosa devono fare.

È come se durante tutta la loro vita avessero custodito questo fragile seme, una chiamata intima… e all’improvviso germina alla vista di tutti e fa tremare loro l’anima.

La confusione nel cercare di capire è molto grande. Viviamo qualcosa di unico.

La vicinanza di Dio non lascia indifferente nessuno.

Mi hai scritto:

“Cresce in noi la fame di Dio. Vogliamo conoscere tutto ciò che possiamo di Lui. Cerchiamo persone che ci parlino di Dio, e iniziamo a riempirci di un amore profondo immenso, che ci porta a riflettere e a fermarci un attimo nella nostra vita. Vogliamo amare, tutti. Vogliamo abbracciare tutti. Una gioia sconosciuta ci spinge a condividere quello che stiamo vivendo. Se le persone sapessero che Dio ci ama in questo modo, il mondo cambierebbe”.

Ho ricevuto messaggi come il tuo in cui le persone condividono con me le proprie inquietudini e mi chiedono cosa fare, come amare di più Dio.

Non ho sempre la risposta adeguata.

Sono esperienze molto personali, tra una persona e Dio.

Credo però che ci siano elementi essenziali che aiutano sempre a scoprire il cammino: la preghiera, la fiducia e l’abbandono.

In questo momento tanto fondamentale, che sicuramente cambierà per sempre la tua vita, devi pregare molto e confidare.

Confida in Dio e nella sua Misericordia. Abbandonati tra le sue braccia paterne, come un bambino che prende la mano del papà e non chiede dove andranno. Ama semplicemente il padre e gli piace stare con lui, indipendentemente da dove lo porta.

Goditi la “grazia” che ti viene offerta… quel sentimento meraviglioso di saperci amati da Dio.

Lasciati amare, impara a confidare nella sua misericordia.

Questo ti darà la forza, la serenità e l’allegria per accettare le sue vie e per poter rispondere con serenità e allegria:

“Sono qui, disposto a fare la tua volontà…”

“E cosa vuole da me? Quando lo saprò?”

“Alcuni lo sanno subito, è istantaneo, altri imparano a riconoscere i segnali che Dio mette sul loro cammino e alcuni lo scoprono nel santo abbandono”.

Sarà un’esperienza meravigliosa.

Il suo amore ti porterà dove non hai mai sognato di andare, e vivrai grandi avventure.

La Santissima Vergine ti accompagni nel tuo cammino.

Pace e bene!

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti

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