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Coprirsi il capo a Messa: quali sono le regole?

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Jeffrey Bruno/Aleteia

Katrina Fernandez - pubblicato il 14/09/16

I veli neri sono solo per i funerali?

Cara Katrina,

Qualche domenica fa una signora anziana mi ha detto che il velo nero che stavo indossando a Messa era quello che si dovrebbe indossare a un funerale, e che a Messa bisognerebbe portare veli bianchi o avorio. Almeno, ha detto, questa era la tradizione quando lei era ragazza. Ho sempre sentito che le donne non sposate indossano veli bianchi e quelle sposate, vedove o divorziate li indossano neri. Ho solo due veli neri, e ora mi chiedo se dovrei indossarli a Messa o se invece debbano essere usati solo ai funerali. Meno di un quarto delle donne nella mia chiesa indossa il velo, ma ne ho visti di tutti i colori – marrone, porpora, beige, verdi, perfino rossi. Ho abbracciato questa pratica da relativamente poco tempo, circa quattro mesi, e quindi non sono del tutto sicura e non vorrei fare qualcosa di sbagliato. I colori hanno un significato particolare? Non ho mai sentito che i veli neri fossero riservati alle Messe funebri, ma ora guardo i miei veli e penso al lutto. Cosa ne pensi?

Lynda F.

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Cara Lynda,

penso che dovresti continuare a usare i tuoi veli neri a Messa e non preoccuparti dell’opinione di una donna. In tutta onestà, non ho mai sentito che non dovresti portare un velo nero se non a una Messa funebre. L’opinione più comune è che il bianco sia per le donne non sposate e il nero per quelle sposate, come hai detto tu, ma anche questa non è una regola di per sé. Mia nonna diceva che indossare un velo bianco aiutava i ragazzi a scegliere le donne “papabili” mentre quelli neri tenevano lontani approcci indesiderati.

Culture diverse hanno le proprie tradizioni sui colori. In Cina il bianco si indossa ai funerali ed è il colore del lutto, mentre il rosso è il colore “fortunato”. Alcune donne nella mia parrocchia amano indossare veli di colori associati a una festa particolare o a una celebrazione specifica. Un esempio può essere il blu per i giorni mariani, il bianco per la Pasqua, il verde per i Santi Giuseppe e Patrizio e il rosso per la Pentecoste. Alcune donne coordinano il colore del proprio velo con quello che indossano, alcune indossano un velo bianco in primavera e colori più scuri in autunno e in inverno, mentre altre indossano cappelli o sciarpe.

Una cosa divertente: le donne indossano un velo nero quando vanno in udienza dal papa – che siano sposate o meno. Solo in rare occasioni una donna può indossare il bianco quando incontra privatamente il pontefice. Chiamata “privilegio del bianco”, questa tradizione speciale si estende solo a determinate regine e principesse cattoliche ed è in genere riservata a importanti eventi in Vaticano, come udienze private, canonizzazioni, beatificazioni e Messe speciali.

Legenda foto: La regina Elena d'Italia incontra papa Pio XII
Public Domain
Legenda foto: La regina Elena d'Italia incontra papa Pio XII

In altre parole, anche quando velarsi era più comune, le “regole” variavano in base a luogo e situazione. Tradizionalmente i colori erano bianco per le donne nubili e nero per quelle sposate, ma non c’è alcuna regola rigida al riguardo.

Ti esorto a continuare a indossare i tuoi veli e a non pensare più al commento che ti è stato rivolto. Se questo diventa tuttavia una fonte di distrazione dalla Messa, compra un velo di un altro colore. Un marrone o un beige potrebbe essere una buona via di mezzo. Ci sono molti negozi cattolici che vendono una grande varietà di veli di ogni prezzo, materiale, stile e colore.

Ricorda solo il motivo per il quale hai scelto di indossare il velo. La tua decisione è stata probabilmente dettata dalla volontà di onorare Dio, non di accontentare i parrocchiani.


Katrina Fernandez ha un dottorato in essere single e un master in monogenitorialità con specializzazione in senso di colpa cattolico. Scrive su questi e altri argomenti legati alla sopravvivenza da più di un decennio. Si possono sottoporre le proprie domande all’indirizzo katrinafixesitforyou@gmail.com.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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