Figlia e sorella di personaggi famosi (ad esempio è sorella di Enrique Iglesias), Tamara Falcó, una delle “celebrities” spagnole più presenti nella stampa rosa, ha sorpreso tutti cinque anni fa con la sua repentina conversione al cattolicesimo.
“La mia conversione è iniziata leggendo la Bibbia, dopo la separazione dei miei genitori”, ha raccontato agli studenti dell’Università San Pablo-CEU nel gennaio 2014.
Nel maggio 2013 ha ricevuto la Cresima insieme ad altri oltre mille giovani dalle mani del cardinale Rouco Varela. Dopo una breve incursione televisiva, ora è disegnatrice di moda.
Ci ha accolti nella sua casa madrilena con grande semplicità e buonumore: “Adoro avere il dono della simpatia, perché grazie ad esso ho potuto parlare di Gesù a chi mi circonda”.
La naturalezza e la semplicità con cui parla della sua fede, che ha colpito tanto i mezzi di comunicazione, è evidente in questa intervista che ha concesso ad Aleteia.
“Non cambierei il mio rapporto con Dio, che alla fine mi è costato la separazione da molte cose che nella mia vita non erano coerenti”, ci ha raccontato.
“Il segreto della mia felicità risiede nella mia fede, nel sapere che vivere in questo mondo è difficile, ma che Dio vede tutto e se vorrà un giorno sarò con lui”.
“Tutti i miei amici mi hanno sostenuta nel processo della mia conversione”, ha ricordato, sottolineando però che poi alcune amicizie si sono perse, perché “è normale quando preferisci recitare il rosario piuttosto che uscire”. “Ma non mi sento affatto sola, perché Dio ha messo nella mia vita persona meravigliose”.
Tamara ha adorato gli ultimi tre papi, “soprattutto Benedetto XVI, perché grazie a lui abbiamo lo YouCat, che mi ha aiutato moltissimo”.
Quanto a papa Francesco, le piace perché “parla come se fosse un sacerdote di parrocchia, con moltissimo amore, e non ha paura”.
Un desiderio di Tamara? Che la sua famiglia, “originale” ma che l’ha sempre sostenuta e ha sempre voluto quello che era migliore per lei, trovi l’amore di Gesù. “Sto pregando per questo!”, ha confessato.
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[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]