Aleteia logoAleteia logoAleteia
venerdì 19 Aprile |
Aleteia logo
Spiritualità
separateurCreated with Sketch.

Vi presentiamo l'”Indiana Jones” dei miracoli

vergine maria lourdes

shutterstock / GoneWithTheWind

Zoe Romanowsky - Aleteia - pubblicato il 02/09/16

Michael O'Neill ha speso la sua vita da "cacciatore di miracoli" per investigare gli eventi soprannaturali legati alla sua fede cattolica

Poco prima della sua festa di laurea, Michael O’Neill ricevette alcuni consigli dall’allora vice-rettrice dell’Università di Stanford, Condoleezza Rice. “Mi chiese: ‘Cosa farai dopo la laurea?’, e aggiunse, “diventa esperto su un argomento specifico’ “. E O’Neill non ci mise troppo tempo a capire in cosa si sarebbe specializzato: sarebbe diventato un esperto di miracoli.

È da molto tempo che i miracoli affascinano O’Neill, attualmente 40enne. Durante la sua infanzia, la nonna lasciò la fede cattolica; sua madre – devota alle invocazioni mariane – pregò la Nostra Signora di Guadalupe affinché potesse portarla nuovamente alla fede. “Mia madre fece un patto con Dio, e disse: ‘Se riporterai mia madre a Te, diventerò maestra e il 12 dicembre insegnerò ad ogni mio studente la storia di Nostra Signora di Guadalupe. Se mi benedirai con dei figli, farò ascoltare anche a loro la storia, ogni anno”, racconta O’Neill.

E così sua nonna tornò alla fede e sua madre si fece maestra. Mantenne la promessa e insegnò ai suoi studenti – e ovviamente anche ai suoi figli – la storia della Vergine di Guadalupe. “In definitiva, fu Nostra Signora di Guadalupe a mettermi sulla strada dei miracoli”, dice O’Neill.

Michael O'Neill
Michael O'Neill

Sebbene O’Neill abbia studiato ingegneria a Stanford, frequentò anche alcuni corsi di archeologia e fece ricerche approfondite sul mantello di Nostra Signora di Guadalupe. “Pensavo al grande fascino di tutto questo, e non riuscivo a credere che questi miracoli furono non solo acclamati nel corso della storia, ma addirittura alcuni di loro sono stati approvati dalla Chiesa Cattolica”, ricorda. “Mi sembrava assurdo che la Chiesa abbia rischiato la propria credibilità per queste dichiarazioni folli, esponendosi dichiarando che alcune di esse fossero degne di fede”.

E quindi nel 1998 O’Neill lanciò il suo sito web, Miracle Hunter [‘cacciatore di miracoli’]. “Mi resi conto che in rete non vi fossero molte informazioni sul tema. Non da un punto di vista critico, perlomeno. Vi erano soltanto punti di vista eccessivamente ‘devozionali’, e pensai dunque di poter dare un apporto con un’analisi più accademica”.


LEGGI ANCHE: I miracoli di Gesù: realtà o finzione?


Da allora ci sono stati libri, un programma radiofonico, articoli di giornali e una pagina sorella chiamata 365 Days with Mary [365 giorni con Maria], in cui O’Neill ha messo insieme tutte le devozioni mariane approvate e le ha organizzate in base alle giornate di festività. Negli ultimi due anni O’Neill ha pubblicato due libri e ha partecipato alla stesura di un articolo di copertina per la rivista del National Geographic del dicembre 2015, How the Virgin Mary Became the World’s Most Powerful Woman [Come la Vergine Maria è diventata la donna più potente al mondo]. C’è anche un nuovo programma televisivo, Miracles [Miracoli], il cui lancio è previsto per questo autunno/inverno sul canale EWTN; gran parte degli episodi saranno girati nei luoghi di riferimento.

Ma O’Neill non è stato sempre così disposto a condividere con gli altri la sua passione per i miracoli. “Sono rimasto in silenzio per molto tempo, perché spesso l’interesse per i miracoli provoca le stesse reazioni di chi va a caccia di UFO o dello Yeti “, dice. Ma alla fine ne ha fatta una questione di evangelizzazione.

“I miracoli possono essere un’importante sostegno per la fede delle persone”, afferma. “Non devono essere però il centro della nostra fede. Ci sono persone – tutti ne conosciamo qualcuna – che si aggrappano a queste cose. Sono il ‘cacciatore di miracoli’, dunque potrebbe sembrare strano sentirlo dire da me, ma se la tua fede si basa esclusivamente sui miracoli, c’è qualcosa che non va. Tuttavia è innegabile che possono aiutare molto a volgere il nostro volto a Cristo; ed è proprio ciò che accade quando avvengono questi eventi straordinari con cui Dio ci benedice. I miracoli sono un ottimo modo per riportare all’ovile le persone che hanno perso la propria fede. E ai giovani che amano le storie sul paranormale di alcuni videogiochi e film… dico che nella fede cattolica ci sono tante cose che potrebbero interessarli”.

O’Neill aggiunge che il maggior equivoco che si ha sulle apparizioni e sui miracoli in generale è l’assunto che la Chiesa Cattolica li approvi per “attirare le persone in chiesa o per vendere rosari nei santuari locali”. In realtà, la Chiesa non ha nessun interesse nel promuovere queste cose.

“È chiaro che si debba evangelizzare e attirare a sé quanti più credenti possibile, ma quando la Chiesa investiga su un’apparizione o su un miracolo, vuole chiudere subito il caso in modo da riportare i fedeli ad un esercizio ‘ordinario’ della propria fede. Una fede incentrata su Cristo, sulle Sue parole, sulle Sue opere. Una fede che abbia il Vangelo, ministrato attraverso la Chiesa, come suo punto centrale”, spiega O’Neill.

“Alcune manifestazioni di fede popolare, come fare lunghe file per vedere statue che sanguinano, possono sicuramente ricordarci dell’amore di Dio per noi, ma possono anche distrarci. Quando la Chiesa avvia un’indagine, in realtà è per dimostrare che non si tratta affatto di un evento soprannaturale. Quando un fatto è dichiarato degno di fede, quando è cioè definito soprannaturale, si tratta di un vero motivo di festa, perché la Chiesa aveva provato a confutarlo in ogni modo”.

O’Neill sostiene che il modo in cui la Chiesa tratti i miracoli sia “assolutamente perfetto e indiscutibile”. Ha fatto ricerche e indagini su molti tipo di miracoli, come riportato nel suo libro Exploring the Miraculous[Esplorando il miracoloso], ma personalmente sono i miracoli eucaristici ad affascinarmi di più, perché la scienza li può convalidare.

“Ci sono stati dei casi specifici in cui è stato dimostrato che un’ostia consacrata contenesse vera carne e vero sangue; in un caso recente avvenuto in Polonia è stato scoperto del muscolo striato cardiaco in un’ostia. Spesso la Chiesa sceglie scienziati atei per esaminare questi casi. E hanno confermato che si tratta di ‘vera carne e vero sangue’. Questi sono i casi che preferisco, in cui la scienza può intervenire e dimostrare che effettivamente si sta assistendo ad un miracolo”.


LEGGI ANCHE: Miracoli eucaristici, tra scienza e fede


Questo ‘cacciatore di miracoli’ riceve e-mail da tutto il mondo, alcune delle quali finiscono per mettere in discussione il punto di vista cristocentrico che lui ha sui miracoli. “Devo dire che ci sono state anche richieste da appartenenti ad altre culture e religioni, ma il mio obiettivo principale è mostrare che i miracoli possono aiutare i cristiani a rendere più forte la propria fede”, afferma O’Neill.

Sebbene risieda nell’area di Chicago e lavori principalmente negli Stati Uniti, O’Neill viaggia in tutto il mondo – quando possibile – per fare le sue ricerche sui presunti miracoli (di recente è stato nelle Filippine per studiare i dettagli di un’apparizione mariana controversa). “Al giorno d’oggi ci sono molti più casi di statue che piangono, più di quelle che io riesca a ricordare. Sono felice di andare a verificare questo tipo di casi quando serve, ma quasi sempre si tratta di una frode o di un evento che ha una spiegazione naturale. È molto raro trovarsi davanti a miracoli veri e propri. E spesso basta aspettre un po’ prima di partire per le mie ricerche, che la Chiesa è già andata a fondo sulla questione”.

O’Neill è esperto nelle apparizioni mariane. Spesso le persone gli chiedono perché pensa che sia proprio la Madonna ad apparire, e non invece altri santi o lo stesso Gesù. E lui risponde che secondo lui Maria, in quanto madre, abbia un ruolo speciale nella storia della salvezza. “Lei è qui per aiutarci quando siamo nel bisogno. Quando cadiamo, Lei è qui per rialzarci. In tempo di guerra, di carestia e di epidemie, Maria viene in nostro soccorso, come una madre”.

O’Neill ipotizza anche che, se fosse Gesù ad apparire – e ci sono state delle apparizioni di Cristo approvate, tra cui Santa Faustina e Santa Margarita María Alacoque) – , “ci troveremmo di fronte a Dio stesso, e per noi potrebbe essere un’esperienza troppo forte. Vedere Sua (e nostra) madre sarebbe invece più confortante e facile da accettare, per noi”.

Attualmente O’Neill sta scrivendo un nuovo libro sui miracoli e sta lavorando all’organizzazione di “Tour per cacciatori di miracoli”, in cui guiderà gruppi di fedeli nei principali luoghi dove sono avvenuti miracoli approvati dalla Chiesa: il prima sarà un un pellegrinaggio a Fatima, da realizzare l’anno prossimo, nell’imminente centenario.

Tags:
miracolisoprannaturale
Top 10
See More