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Quando Dory mi fa pensare a Dio

dory

Foto: Pixar

Comunità Shalom - pubblicato il 04/08/16

Calma, adesso vi spiego tutto

Il pesciolino più famoso del cinema è tornato: Alla ricerca di Dory è stato, senza dubbio, uno dei film più attesi dai bambini (e anche dagli adulti).

In Alla ricerca di Nemo Dory ha aiutato il pesce Marlin a trovare suo figlio Nemo, catturato da alcuni sub. Questa volte invece è Dory a cercare la sua famiglia.

Ma oggi non voglio scrivere una recensione del film. Oggi voglio parlarvi di Dio? Cosa ha a che fare Dory con Dio? Ve lo spiego subito.

Per chi la conosce, sa che Dory soffre di perdita di memoria a breve termine, cioè in pochi secondi si dimentica tutto ciò che ha fatto, ascoltato, detto o vissuto. Ed è proprio questa sua caratteristica a renderla un personaggio ancora più comico e singolare.

In una sua omelia, papa Francesco ha detto: “nella confessione, è vero, c’è un giudizio, perché il sacerdote giudica dicendo: «hai fatto male qui, hai fatto…». Però, è più che un giudizio: è un incontro, un incontro con il Dio buono che sempre perdona, che tutto perdona, che sa fare festa quando perdona e che dimentica i tuoi peccati quando ti perdona”.

Dio dimentica i miei, i tuoi, i nostri peccati. Un cuore davvero pentito, che si presenta al confessionale cercando la riconciliazione con Dio, ottiene come risposta la gioia del cuore dl Padre, e la sua anima viene lavata dalla misericordia di Dio che tutto perdona. E, perdonando, dimentica.

Tendiamo a paragonare il modo in cui perdoniamo noi con il modo, unico e speciale, di Dio. Noi, sebbene abbiamo perdonato, non riusciamo a dimenticare il dolore o il disagio causato dalla persona in questione. E pensiamo che anche Dio agisca così.


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Andiamo al confessionale con il pentimento nel cuore, riceviamo l’assoluzione ma comunque non riusciamo a dimenticare i peccati che abbiamo commesso. Ma Dio non opera così.

L’amore di Dio è sempre fedele e costante. Non cambia in base alle nostre mancanze o ai nostri successi. Ma è sempre con noi, per tutta l’eternità.

E questo amore che tutto perdona ci permette di credere e di avere speranza nel futuro, nell’eternità, dove non ci sarà né pianto né stridor di denti.

A differenza di Dory, che dimentica tutto senza volerlo, Dio sceglie di dimenticare i nostri errori perché ci ama immensamente. In Michea 7:18-19 leggiamo:

“Qual dio è come te, che toglie l’iniquità e perdona il peccato al resto della sua eredità; che non serba per sempre l’ira, ma si compiace d’usar misericordia? Egli tornerà ad aver pietà di noi, calpesterà le nostre colpe. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati”.

Il Signore getta i nostri peccati nel mare della Sua misericordia e li cancella, li dimentica, dandoci una pagina in bianco per un nuovo inizio. E poi è Lui a venirci incontro per poter riprendere il nostro rapporto con Lui.

Nella sua umiltà, pur sapendo che siamo nell’errore, si abbassa per raggiungerci, per avere una relazione con noi, per abbracciarci ancora una volta con il Suo amore incondizionato.

C’è anche un’altra somiglianza tra Dory e Dio. Dory non ha paura di entrar in contatto con specie diverse dalla sua, e fa di tutto per comunicare con loro.

Dio, allo stesso modo, fa di tutto per comunicare con noi. Sia con la sua Parola, che con varie situazioni, sia per bocca di un fratello o per bocca di un santo. In ogni cosa Lui trasmette il suo amore, in modo che anche noi possiamo trasmetterlo agli altri.

Non dimentichiamo mai questo amore e questa misericordia che ci trasformano. Ha detto Giovanni Paolo II che “perdonare è amare fino all’estremo”, ed è così che Lui ci ama.

P.S.: Quando cadi, non arrenderti. Tuffati nel mare della misericordia di Dio e “continua a nuotare”.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE

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