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10 atleti religiosi che non nascondono la propria fede

hamilton

Foto: riproduzione/Facebook

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Sempre Família - pubblicato il 28/07/16

Parlano di Dio nelle interviste, usano magliette con messaggi religiosi e sfidano addirittura i politici in nome delle proprie convinzioni

Possono anche essere criticati da burocrati e sponsor, ma non esitano a usare il loro prestigio per annunciare la fede che professano. In gare o interviste, dedicano le loro vittorie a Dio e lo indicano come motivazione principale per superare i limiti.

Ecco 10 atleti che non hanno paura di mostrare la propria religiosità in pubblico:

Kaká

Foto: Reuters
Foto: Reuters

Il calciatore brasiliano dedica spesso le proprie vittorie a Dio, a volte anche con magliette che rendono ancora più esplicita la sua fede. Nato in una famiglia cristiana, è diventato una star nel mondo evangelico grazie alle sue frequenti e coraggiose testimonianze.

Kobe Bryant

Kobe Bryant e famiglia. Foto: Bigstock
Kobe Bryant e famiglia. Foto: Bigstock

Il giocatore di basket è cattolico, e ha già raccontato in alcune interviste come la sua fede lo abbia aiutato ad affrontare il momento più difficile della sua vita. Nel 2001 Bryant è stato accusato di stupro e ha cercato nella religione un sostegno per affrontare questa situazione. In quel momento ha detto che un sacerdote cattolico è diventato il suo miglior consigliere.

David Luiz

Foto: Wikimedia Commons
Foto: Wikimedia Commons

È un altro calciatore famoso per le sue dimostrazioni di religiosità in campo. Non si vergogna a mettere la mano sulla testa dei compagni e a pregare per loro in momenti delicati come i rigori. Nel 2015 è stato battezzato nella Chiesa Hillsong di Parigi, dove abita, e fa parte del movimento evangelico Ho Scelto di Aspettare, che predica la castità prematrimoniale.

LEGGI ANCHE:Kobe Bryant, il ritiro di un campione salvato dalla fede e dalla famiglia

Manny Pacquiao

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Primo campione mondiale di boxe a vincere in otto categorie di peso diverse e con sei titoli mondiali guadagnati nella carriera, l’atleta filippino è un cristiano evangelico che ha già reso pubblico il suo desiderio di diventare pastore, avendo anche costruito una chiesa nella sua città natale. Pacquiao è nato in una famiglia cattolica ma è diventato evangelico dopo che secondo lui ha sentito la voce di Dio in un sogno, il che l’avrebbe convinto del fatto che conduceva “una vita sregolata”.

Vitor Belfort

Foto: riproduzione/Facebook
Foto: riproduzione/Facebook

Il lottatore della MMA è evangelico e sottolinea sempre la sua fede, sia nel ringraziamento che rivolge a Dio dopo gli incontri che nel modo di parlare e agire nelle interviste o addirittura nel modo di portare i capelli. A volte, infatti, ha optato per un taglio a forma di croce.

Tim Tebow

Foto: riproduzione/Facebook
Foto: riproduzione/Facebook

Il giocatore di football americano è figlio di missionari battisti ed è nato nelle Filippine. Ha studiato all’Università della Florida, dove è diventato quarterback e si è messo in mostra venendo considerato dai commentatori uno dei migliori giocatori universitari della storia. Dopo ogni vittoria, Tim si inginocchiava nel campo e recitava una breve preghiera. Il gesto è diventato il suo marchio di fabbrica ed è stato chiamato “tebowing”. Ama anche citare versetti biblici quando si dipinge il volto come fanno in genere i professionisti dello sport.

Clint Dempsey

Foto: riproduzione/YouTube
Foto: riproduzione/YouTube

Il giocatore è stato capitano della squadra americana di football che ha disputato la Coppa del Mondo 2014, essendo stato l’autore del gol più rapido della competizione. È cattolico, e in un’intervista ha raccontato come dopo la morte della sorella di 12 anni a causa di un aneurisma abbia abbandonato Dio, tornando a incontrare le sue vie anni dopo, all’università, in un gruppo di studio biblico. Dice che è la fede in Cristo che gli dà la forza per andare avanti.

Meseret Defar

Foto: Reuters
Foto: Reuters

La campionessa di corsa etiope è cristiana ortodossa e si è fatta notare nelle Olimpiadi di Londra del 2012, quando attraversando la linea d’arrivo della corsa dei 5.000 metri ha dedicato la sua vittoria alla Madonna, mostrando alle telecamere di tutto il mondo l’immagine della Vergine con il Bambino Gesù, che aveva portato con sé durante tutto il percorso.

Lewis Hamilton

Foto: riproduzione/Facebook
Foto: riproduzione/Facebook
Foto: riproduzione/Facebook

Il pilota di Formula 1 è cattolico, e ha affermato in un’intervista che è Dio a dargli i suoi doni. Quando corre porta sempre una catenina con un crocifisso al collo e prega prima di ogni corsa. Nel 2014 si è recato in Vaticano per conoscere personalmente papa Francesco accompagnato dalla sua fidanzata di allora, la cantante Nicole Scherzinger.

Matt Birk

Foto: archivio personale
Foto: archivio personale

Cattolico e padre di sei figli, Birk ha fatto scalpore nel 2013 quando ha rifiutato di incontrare il Presidente Barack Obama dopo la vittoria del Super Bowl da parte della sua squadra, i Baltimore Ravens. Ha affermato che la sua decisione è stata dovuta alle dichiarazioni del Presidente a sostegno di Planned Parenthood, la principale rete di cliniche abortive degli Stati Uniti. Birk è un militante attivo del movimento pro­vita negli Stati Uniti, che cerca di ottenere l’abolizione della legalizzazione dell’aborto nel Paese.

[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]

LEGGI ANCHE:Sport e fede, prima conferenza mondiale in Vaticano a ottobre

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