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9 semplici suggerimenti per placare l’ira

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© PathDoc/SHUTTERSTOCK

Aleteia Team - pubblicato il 20/06/16

Con l'ira posso ferire, senza l'ira posso essere calpestato. Un'emozione che, se ben integrata, può diventare un'espressione d'amore

Quando l’ira ci domina, può provocare grandi danni. E allora, come indirizzarla?

1.Individuare i vari “colori” dell’ira

Non stiamo parlando solo di alzare la voce contro un’altra persona. Ci sono anche rancori silenziosi, mormorazioni interiori contro un’istituzione, castighi autoinflitti, ecc.

2.Chiedersi se l’ira è proporzionale o meno

Guardatevi intorno e chiedetevi: se una reazione giusta è da 10, come valutare questo comportamento? Se la vostra risposta è 14, o perfino 25, saprete in che proporzione bisogna ridurla. Se siete ancora lontani, esercitatevi, prima osservando gli altri e poi provando voi stessi.

3.Prendere le distanze

Se avete dubbi fondamentali sulla risposta che vi brucia sulle labbra, è meglio astenervi, riflettere e parlare dopo esservi tranquillizzati. “Allontanati il più possibile, nello stesso istante, dall’oggetto che risveglia la tua ira. Rimani in profondo silenzio per tutto il tempo in cui dura l’attacco”, consigliava il Curato d’Ars.

4.Praticare la virtù contraria alla violenza: la dolcezza

Iniziate quanto prima, come suggerisce un Padre del Deserto: “Se possibile, bisogna evitare che l’ira penetri nel cuore; se già vi sta dentro, agisci in modo che non si manifesti sul volto; se già si sta manifestando, tieni a freno la lingua, per cercare di preservarti; se è già sulle labbra, impedisci che passi alle azioni e cerca di eliminarla quanto prima dal tuo cuore”.

5.Esercitare l’umiltà (che non è la modestia)

L’orgoglio è spesso alla base dell’ira.

6.Lasciarsi aiutare

Se nonostante i vostri sforzi gli attacchi d’ira continuano ad essere incontrollabili, frequenti e duraturi, la causa reale (partner, capo, figlio…)molto probabilmente è solo il rivelatore di antichi traumi. Il fatto di aver vissuto periodi di calma non significa che il problema sia stato risolto, ma solo che la causa scatenante è lontana.

7.Prendetevi cura del vostro corpo

Quando arriva l’ira, respirate a fondo. Se il vostro carattere vi porta all’ira, evitate le cause scatenanti e praticate regolarmente uno sport.

8.Entrate in un cammino di perdono

Gli attacchi repentini (e soprattutto il risentimento) sono spesso legati a ingiustizie (vere o percepite) non digerite.

9.Promuovete l’ira…

… per una causa giusta e in modo controllato. La dolcezza è un giusto equilibrio tra la durezza e la tranquillità. “Non ho mai sentito i miei genitori alzare la voce – ha detto un uomo di 52 anni –. Alcuni anni fa, per la prima volta nella vita, mi sono arrabbiato con un vicino che mi ha accusato ingiustamente di essere un bugiardo. Questa ira, sotto controllo, mi dà fiducia in me stesso”.

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(Testo di Pascal Ide, sacerdote, medico, dottore in Filosofia e Teologia e autore di numerose opere di spiritualità e sviluppo personale. Attualmente lavora presso la Congregazione per l’Educazione Cattolica. Articolo pubblicato originariamente su L’1visible)

[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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