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Ecco perché il diavolo odia il papa

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Antoine Mekary/Aleteia

Suor Theresa Aleteia Noble - pubblicato il 03/05/16

Il diavolo odia te, odia me. Ma ad alcuni riserva un odio speciale

Il diavolo odia molte cose. Dopo tutto, è un bugiardo e il padre della menzogna. E i bugiardi odiano.

Ma chi è che il diavolo odia più di chiunque altro?

Il Menzognero odia Dio che è Verità.

Se il diavolo odia Dio e odia la bontà, allora odia tutto ciò che nel mondo gli ricorda Dio e quello che ha perduto. Odia te, odia me. Ma ad alcuni riserva un odio speciale.

Il diavolo odia Maria. C’è un motivo per cui le persone che si odiano spesso insultano la madre l’uno dell’altro. Non c’è niente di più speciale della madre di un’altra persona. E questa madre non è come tutte le altre. È la Madre di Dio. Ed è una persona umana. Per il diavolo, solo il pensiero che Dio si sia incarnato nel grembo di un essere umano ordinario è nauseante. Trova assolutamente rivoltante che questo essere umano ordinario sia stato incoronato regina del cielo e della terra.

Il diavolo odia i sacerdoti. Non se ne parla molto, ma è del tutto vero. Odia Gesù, e quindi naturalmente odia gli uomini scelti da Dio per essere configurati a Cristo in modo speciale attraverso l’ordinazione. Tutti i sacerdoti hanno un segno indelebile di configurazione a Cristo nella propria anima, e il diavolo odia questo segno di Dio nel mondo, come odia il segno del Battesimo in tutte le nostre anime.

Ma c’è un sacerdote che il diavolo odia più di tutti gli altri. È l’uomo che guida la Chiesa, il Vicario di Cristo sulla terra. Il diavolo odia il papa.

Sant’Ambrogio di Milano ha scritto una volta che “dov’è Pietro, là c’è la Chiesa”. È il ministero petrino che continua a rendere possibile l’esistenza della Chiesa nel corso della storia, e il papa lo offre principalmente essendo un punto di unione nella Chiesa.

Nella nostra comprensione umana ordinaria, possiamo vedere il papa solo come il vertice del “totem”, il presidente o il CEO della Chiesa cattolica, il “boss”. L’uomo che ha tutto il potere. Ma questa visione umana della gerarchia è macchiata dalla nostra concupiscenza. Vediamo il potere in modo diverso dal Dio che si è incarnato nel grembo di un’adolescente.

Mi piace pensare al papa come al centro di una piattaforma girevole, quel cerchio di metallo entusiasmante che un bambino più grande girava finché non ti veniva la nausea. Quella corsa in cui trascorrevi cinque minuti che ti avrebbero fatto rizzare i capelli in testa sperando di non volare via o di non crollare sul tuo vicino.

Il papa è come il centro della piattaforma girevole, che tiene tutti insieme, unendo i viandanti che mirano al cielo. Il papa è un segno e uno dei mezzi della nostra unità all’interno dell’unica Chiesa.

Senza dubbio qualcuno mi accuserà di idolatria nei confronti del papa o di una forma estrema di ultramontanismo, ma non penso che il pontefice debba essere perfetto per essere un segno di unità. Pietro non lo era sicuramente. Non penso neanche che il papa debba essere una brava persona. Prendete il pontificato di Benedetto IX nell’XI secolo. Se qualcuno dei papi moderni vi fa sentire a disagio, pensate a come poteva essere vivere con un papa che ha cercato di vendere il pontificato ed è stato accusato di stupro e bestialità. O pensate ad Alessandro VI, padre di molteplici figli e che venne accusato di incesto. È davvero miracoloso che la nostra Chiesa sia sopravvissuta nonostante questi uomini, ma anche proprio per il loro officio sacro.

E malgrado il fallimento dei singoli pontefici, il papato continua ad essere il guardiano della verità e il simbolo dell’unità nella nostra Chiesa. Si può non essere d’accordo su come il ruolo del papa dovrebbe svilupparsi nei tempi moderni. C’è molto da dire sul “culto della personalità” che eleva il pontificato al di là del suo ruolo teologico nella Chiesa, ma indipendentemente dalle discussioni teoriche e pratiche il ruolo unificatore del papa rimane e perdurerà nei tempi.

E visto che uno dei ruoli centrali del papa è l’unificazione, è un ottimo bersaglio dell’odio del diavolo. Il diavolo ama la divisione, ama quando i cristiani sono divisi.

È naturale, allora, che il diavolo voglia abbattere il papato in qualsiasi modo sia possibile, dall’interno, dall’esterno, attraverso le debolezze dello stesso pontefice, mediante la violenza o le bugie, i fraintendimenti e la confusione. La serie di strumenti a disposizione del diavolo è infinita.

Ma Dio difende la sua Chiesa, e continua a proteggere il pontificato dagli attacchi del demonio.

Preghiamo per il papa.

Preghiera per il papa:Trinità divina, unione di tre persone, proteggi il papa (Francesco). Preservalo dal male e rafforzalo con la luce del tuo amore e della tua verità. Difendilo dagli attacchi malvagi, violenti e maliziosi. Donagli la grazia, come Pietro, di nutrire il suo gregge con il latte fecondo della verità. Possa aiutare la Chiesa a portare la luce del Vangelo a tutti e continuare ad essere un potente simbolo di unità in un mondo in cui dilaga la divisione.

Suor Theresa Aletheia Noble, fsp, è autrice di The Prodigal You Love: Inviting Loved Ones Back to the Church. Di recente ha pronunciato i primi voti con le Figlie di San Paolo. Ha un blog su Pursued by Truth.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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