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Lacrime di sangue della Madonna di Civitavecchia: il retroscena sulle indagini

Madonna di Civitavecchia

© Public Domain

Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 16/03/16

Appurata la soprannaturalità del fenomeno, la Chiesa tuttavia non si è ancora pronunciata

Tra il 2 e il 6 febbraio 1995, una Madonnina di gesso, raffigurante la Regina della Pace e proveniente da Medjugorje, lacrima sangue per tredici volte tra il 2 – giorno dell’offerta del Signore al Tempio, in cui il profeta Simeone ha predetto alla Madre di Gesù il martirio del suo Cuore – e il 6 febbraio 1995, presso la famiglia Gregori, in località Borgo Pantano, frazione di Civitavecchia; e, il 15 marzo, nelle mani di monsignore Girolamo Grillo, il vescovo della città (Aleteia, 14 agosto 2015).

Quando la vicenda delle lacrimazioni si è fatta sempre seria, e quindi meritevole d’attenzione, il vescovo ha istituito una Commissione Teologica Diocesana d’inchiesta. Le indagini, nonostante fossero state lunghe e condotte in tutte le direzioni, non avevano, tuttavia, rivelato alcun dolo nei confronti della famiglia Gregori. La Commissione si è riunita 13 volte, la prima il 19 aprile 1995 e l’ultima il 22 novembre 1996.

40 TESTIMONI

Qual è l’esito dell’indagine sulle lacrime della Madonna? Un fatto soprannaturale o artificiale? Flavio Ubodi inLa Madonna di Civitavecchia. Lacrime e Messaggi” (Ares edizioni) indaga sulle conclusioni della Commissione Teologica, che ha interrogato 40 testimoni, compreso il vescovo.I testimoni si sono presentati liberamente e senza alcun interesse personale, hanno giurato di dire la verità, «hanno dichiarato di aver visto le lacrime formarsi e scendere, quindi in movimento», e che al momento nessuno stava mano- mettendo la statuina.

“NON SPIEGABILITA’ SCEINTIFICA”

La Commissione ha ravvisato nei testimoni, che variano per anni, sesso, condizione sociale, fede religiosa, una «molteplice attestazione» che esclude ogni dubbio sulla loro credibilità. Sono stati presi in considerazione i vari esami scientifici effettuati da diversi specialisti, i quali si sono espressi per:

«la non spiegabilità scientifica del fenomeno e che un eventuale trucco sarebbe potuto venire solo dall’esterno, cioè se al momento qualcuno, con calma e attenzione, dall’esterno avesse iniettato sangue sulla statuina. Ma questa possibilità è stata scartata dai molteplici testimoni. Inoltre dalle analisi effettuate è risultato trattarsi di sangue di un unico individuo, per cui dovrebbe essere stato sempre lo stesso soggetto a effettuare l’inganno iniettando sangue con attenzione e precisione in tutte le lacrimazioni, da quella davanti alla bambina a quella davanti al vescovo, il che appare inverosimile».

ESORCISMO SULLA STATUA

Dal momento che il fatto è umanamente inspiegabile, e sono state scartare tutte le ipotesi di frode, resta la possibilità della preternaturalità del fatto, che può avere un’origine diabolica o divina.


È stata esclusa la possibilità che fosse opera diabolica in quanto sia l’esorcista della diocesi sia il vescovo hanno sottoposto la statuina al rito esorcistico. Non rimane che pensare a un mistero, a un fatto miracoloso.

ULTIMA PAROLA ALLA “DOTTRINA DELLA FEDE”

Conclusa l’indagine a livello locale, il proseguimento delle indagini sulla mariofania di Civitavecchia è passato, secondo l’iter previsto in questi casi, anche in considerazione dell’eco internazionale avuto dall’evento, alla Santa Sede. Il giudizio definitivo spetta, infatti, sempre alla Congregazione per la Dottrina della Fede e all’autorità suprema della Chiesa, la quale, al momento, ancora non si è pronunciata.

SOFFERENZA PER L’UMANITA’

Il pianto di Maria, invece, ha un significato ben preciso. E riguarda la situazione spirituale di lontananza dell’umanità da Dio. Il cuore di Maria è trafitto dalla spada dell’incredulità, della bestemmia, dell’apostasia, del peccato. Le lacrime della Madonna si inseriscono in un contesto di continuità con le precedenti apparizioni di Maria e la sua profonda sofferenza per amore dell’umanità.

TRE SIGNIFICATI

Il mariologo padre Stefano De Fiores, già membro della Commissione Teologica Diocesana, mette in evidenza il significato delle lacrimazioni, sottolineando tre aspetti: a) significato mariologico, b) significato cristologico, c) significato trinitario.

«a) Maria piange per i peccati e i mali del mondo, soprattutto per il versamento di sangue innocente, e invita alla conversione. b) Maria piange per lo stesso motivo che spinse Gesù a piangere e a sudare sangue. c) Maria piange per manifestare la sua misteriosa sofferenza e quella ineffabile di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo».

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