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Una pianta per insegnarci le lezioni della Quaresima

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Margaret Rose Realy, OBL. OSB. - pubblicato il 09/02/16

La passiflora incarnata è usata come promemoria delle sofferenze e del trionfo di Cristo

Ogni volta che inizia la Quaresima, anche se è un periodo di penitenza, il cuore di un giardiniere si riempie di eccitazione. Per la maggior parte di noi l’origine della parola Quaresima è familiare, significando l’allungamento delle giornate, e nell’emisfero nord è il momento di attesa della primavera. A livello spirituale e orticolo, siamo attirati verso la nuova vita della Pasqua.

Nelle settimane della Quaresima ci concentriamo intenzionalmente sulla Via Crucis, la Passione di Cristo. Molte piante vengono usate nei giardini per simboleggiare la Passione. Ecco una delle più comuni.

Il rampicante Passiflora incarnata, che fiorisce sempre, è una pianta di media grandezza che raggiunge circa i due metri di altezza e ampiezza e allarga le sue radici. Si attacca alle recinzioni e ai pergolati con viticci che si intrecciano sul supporto. I fiori tolgono il fiato per la loro fragranza e i loro grovigli, fiorendo da giugno a settembre. Cresce soprattutto nei terreni non salini e non richiede troppa acqua, tollerando anche abbastanza bene la siccità. È una pianta sana con pochi problemi a livello di insetti e malattie. I suoi frutti, chiamati frutti della passione, sono edibili e vengono spesso usati per le marmellate.

Il fiore della passione è una delle poche piante le cui origini possano essere fatte risalire ai tempi pre-letterari come strumento di insegnamento per le pratiche religiose. Ecco i suoi significati:

  1. Dieci petali rappresentano i 10 dei 12 apostoli che non hanno tradito (Giuda) o rinnegato (Pietro) Gesù.
  2. I tre stigmi più alti (la parte del fiore che riceve il polline e si innalza al centro del fiore della passione), attaccati ai loro stili, richiamano i tre chiodi che hanno inchiodato Nostro Signore alla croce.
  3. I cinque stami che tengono le antere indicano insieme le cinque ferite di Nostro Signore.
  4. Le antere rappresentano la spugna usata per bagnare le labbra di Gesù.
  5. La colonna centrale dei tre stigmi e delle cinque antere significa sia il palo su cui Gesù è stato flagellato che la croce alla quale è stato appeso.
  6. I 72 filamenti radiale indicano il numero di frustate che Gesù ha ricevuto nella sua Passione. Si dice che rappresentino anche la corona di spine.
  7. Le foglie della maggior parte delle specie sono modellate come una lancia e rappresentano quella gettata nel fianco di Gesù.
  8. La chiazza rossa sulla corona alla base della colonna centrale e quella rossa sullo stilo che tiene lo stigma sono un promemoria del sangue versato di Gesù.
  9. Il frutto della maggior parte dei fiori della passione è rotondo e indica il mondo che Gesù è venuto a salvare.
  10. I viticci simboleggiano Gesù che si mantiene saldamente fedele al suo scopo e viene sostenuto dall’amore di Dio.
  11. L’ottima fragranza si dice rappresenti le spezie che le sante donne portavano con sé il giorno della resurrezione.
  12. La durata della vita del fiore è tre giorni, il tempo trascorso prima della resurrezione di Nostro Signore.

Il fiore della passione è una pianta splendida ricca di simbolismo. Quando ci sentiamo incerti nella fede, possiamo riflettere su questo fiore e trovare nella sua bellezza la fiducia nella più grande storia d’amore mai vissuta.

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Margaret Rose Realy, Obl. OSB, è un’oblata benedettina, eremita laica e autrice. Tra i suoi lavori figura The Catholic Gardener’s Spiritual Almanac. Ha un blog suMorning Rose Prayer Gardens

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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