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Ayahuasca: gli allucinogeni possono portare a Dio?

ayahuasca

Jairo Galvis Henao-cc

Roberto A. Federigo - pubblicato il 27/08/15

Non è la via adeguata, e comporta rischi per la salute

La Chiesa non considera né sostiene l’utilizzo di droghe allucinogene per avvicinarsi a Dio, in primo luogo perché non sono la via adeguata, in secondo luogo per i rischi che comportano per la salute.

L’ayahuasca

L’ayahuasca è una pozione usata per usi rituali e curativi, originaria della zona settentrionale e centrale del Sudamerica.

È a base di piante come la banisteriopsis caapi (chiamata in genere in base alla zona ayahuasca, yagé, caapi, yagugue, mariri pildé) e altre come la psychotria viridis(chacruna) o anche la diplopterys cabrerana (chacopranga) e acqua, ma si ritiene che potrebbero esistere combinazioni con altre erbe.

La sua elaborazione è semplice, si lascia solo bollire il miscuglio per dieci ore e quando è freddo viene amministrato dallo sciamano per essere bevuto.

Gli effetti della pozione sono enteogeni, ovvero quelli che provoca una sostanza vegetale o un preparato di sostanze vegetali con proprietà psicotropiche, che una volta ingerito provoca uno stato di coscienza modificato.

Questa proprietà è provocata chimicamente dalla presenza di un alcaloide triptamminico (della famiglia della triptamina, una monoammina alcaloide) chiamato dimetiltriptamina (DMT). Oltre agli effetti psichedelici, può provocare vomito, diarrea, sudorazione…

Il suo uso è millenario. Si stima che i gruppi etnici dei Sionas l’abbiano diffusa in Amazzonia. È stata poi utilizzata da altri popoli originari della Colombia, come Ingas, Kofanes, Yanaconas e Yaguas, e si è diffusa in altre zone come quelle degli attuali Ecuador, Venezuela, Brasile e Perù.

Nelle cerimonie, i partecipanti si siedono a semicerchio, mentre lo sciamano aspira il fumo di un sigaro chiamato “mapacho” per mettere in fuga le energie negative. Poi amministra la pozione ai partecipanti e cominciano i canti.

I primi effetti iniziano a verificarsi tra i 20 e i 45 minuti. Le cerimonie durano circa 7 ore.

Il senso del suo uso sarebbe dal punto di vista curativo la pulizia dell’anima, dal punto di vista ritualistico quello di interpretare il significato reale delle allucinazioni per l’apprendimento successivo.

L’ayahuasca è diventata nota a livello mondiale grazie al libro del 1963 The Yage Letters, di William S. Burroughs e Allen Ginsberg, in cui in modo epistolare Burroughs racconta la sua esperienza con l’ayahuasca nel 1953 nell’Amazzonia peruviana e Ginsberg la sua identica avventura nel 1960.

Dal 1996 chi ha diffuso e ha studiato maggiormente le proprietà della DMT è stato forse il dottor Rick Strassman, che attualmente è professore di Psichiatria presso l’Università di Medicina del New Mexico e presidente e cofondatore della Fondazione di Ricerca di Cottonwood (Cottonwood Research Foundation), istituto che si dedica alla ricerca sulla coscienza.

Gruppi che la utilizzano

Santo Daime

Il Santo Daime, o Chiesa del Santo Daime, è un culto che sincretizza elementi cristiani del cattolicesimo popolare con lo spiritismo europeo, la religiosità africanista e quella indigena americana.

È stato fondato da Raimundo Irineu Serra (noto come Padrihno Irineu e Mestre Irineu, 1892-1971) negli anni Trenta nello Stato di Acre, in Brasile. Serra, figlio di schiavi, ha lavorato all’estrazione del caucciù da quando aveva 19 anni.

Per il suo lavoro nella foresta ha scoperto l’ayahuasca, fornita dai nativi, e nel 1930 ha avuto una visione, prodotto degli effetti dell’allucinogeno, nella quale ha detto di vedere la “Regina della Selva”. Dopo quell’episodio, ha formato con altri un centro comunitario che ha iniziato il culto del Santo Daime. Nel 1945 con altri membri ha acquisito alcune terre e ha eretto la comunità di Alto Santo. Nel 1971, dopo la morte di Serra, Sebastião Mota de Melo e Francisco Fernando Filho, due dei membri principali, hanno formato le proprie chiese. Nel gennaio 2010 il Governo brasiliano ha formalizzato l’uso religioso dell’ayahuasca.

Centro Eclettico della Fluente Luce Universale Raimundo Irineu Serra (CEFLURIS)

È un culto sincretistico fondato da Sebastião Mota de Melo nel 1974 a Vila Cielo Mapiá, nel municipio di Pauini (Amazzonia, Brasile).

Oltre a usare l’ayahuasca per le loro cerimonie, usa altri psicoattivi come la cannabis sativa (marijuana), anche se la ritiene proibita nei suoi culti. È un gruppo espansionistico e ha portato il culto fuori dal Brasile. Oggi il numero dei seguaci di questa dottrina in tutto il mondo è stimato in 10.000.

Unione del Vegetale

Questo centro spiritista che riunisce animismo e sciamanesimo mescolato a immagini cristiane è stato fondato il 22 luglio 1961 a Porto Velho (Rondônia, Brasile) dal lavoratore di caucciù José Gabriel da Costa, ora noto come Mestre Gabriel.

Mestre Gabriel è nato nel 1922 a Coração de Maria, un villaggio vicino a Feira de Santana, ed è morto nel 1971. I suoi membri partecipano al consumo rituale dell’ayahuasca.

Centro Spiritista Opere di Carità Principe Espadarte, chiesa della linea della Barquinha

Fondato nel 1945 da Daniel Pereira de Mattos (1888 – 1958), conterraneo e amico di Raimundo Irineu Serra, fondatore del Santo Daime. I membri consumano ayahuasca nei loro rituali, ed esistono altri gruppi chiamati “barquinhas”, autonomi tra loro.

Cerimonie
Le cerimonie di questi gruppi sono caratterizzate dalla pulizia, dall’igiene, dai colpi ritmati con il canto degli inni, dalla concentrazione mentale e dal silenzio. I membri utilizzano uniformi dai colori specifici, come il bianco, il blu e il verde, e medaglie con una simbologia (aquila, stella…).

Si pone molta enfasi su inni, Cadena (danza rituale), Miração (interpretazione delle visioni), Feitio (raccolta e fabbricazione del Daime o pozione), cura delle uniformi e norme rituali (camminare dolcemente, evitare di assumere grandi quantità d’acqua, non bloccare la mente…).

Rischi per la salute

Secondo il sito http://www.antidrogas.com.br/, i rischi per la salute con il consumo di ayahuasca possono essere sensazione di paura e perdita di controllo, dando luogo a reazioni di panico.

Si possono scatenare anche sintomi psicotici permanenti nelle persone con predisposizione a questo tipo di malattie o nuove crisi nelle persone che soffrono di disturbi psichiatrici (disturbo bipolare, schizofrenia…).

Nel 2012 si è verificato il caso di José Manuel Pineda, di 58 anni (“Maestro Mancoluto”), che gestiva un luogo per il ritiro spirituale a Puerto Maldonado (Madre de Dios, Perù), che ha affermato di aver ecceduto nella quantità di ayahuasca amministrata a Kyle Nolan, un cittadino nordamericano trovato morto poco dopo.

Cosa dice al riguardo la Chiesa?

In Gesù Cristo portatore dell’acqua viva si fa riferimento ai rituali con droghe psichedeliche:

“Secondo alcuni guaritori del New Age, in realtà non dovremmo neanche morire. Lo sviluppo del nostro potenziale umano ci metterà in contatto con la nostra divinità interiore e con quelle parti di noi stessi che sono state alienate o soppresse.

Ciò si rivela soprattutto negli Stati Alterati di Coscienza (ASCs), spesso indotti da droghe o da varie tecniche di espansione della mente, in particolare in seno alla «psicologia transpersonale». Lo sciamano è spesso considerato lo specialista degli stati alterati di coscienza, una persona che è in grado di mediare fra i regni transpersonali di spiriti o divinità e il mondo degli umani…

Per realizzare le proprie potenzialità, bisognava superare il proprio ego per divenire il dio che ognuno in fondo è.

Per farlo bisognava scegliere la terapia adatta, la meditazione, esperienze parapsicologiche, l’uso di allucinogeni. Erano tutti modi per acquisire le «esperienze culmine», esperienze «mistiche» di fusione con Dio e con il cosmo…
Alcuni spiriti della natura vengono descritti come energie potenti, esistenti nel mondo naturale e anche nei « piani interiori », ossia coloro ai quali si accede per mezzo di rituali, droghe e altre tecniche che inducono stati alterati di coscienza. È chiaro che, almeno in teoria, nel New Age spesso non si riconosce alcuna autorità spirituale più elevata della propria esperienza personale interiore”.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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