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Pianificazione familiare naturale: non è “per cattolici”

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© Gerd Altmann / CC

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Observatorio de Bioética - pubblicato il 03/02/15

Un modo di vivere la sessualità adatto a tutte le culture e le coscienze

A. La base dei metodi naturali

Tutti i metodi naturali hanno l’obiettivo di individuare il momento dell’ovulazione, che è quando si libera un ovulo ed è possibile una gravidanza se sono avvenuti rapporti sessuali. Questi metodi si basano sull’osservazione di indicatori biologici che si verificano naturalmente durante il ciclo mestruale della donna e con i quali questa può sapere quando è fertile e quando non lo è. Se si desidera una gravidanza, si approfitta dei giorni fertili per avere rapporti sessuali, se non si desidera la coppia si astiene dai rapporti sessuali in quei giorni (astinenza periodica).

Gli indicatori biologici che abbiamo menzionato sono un muco specifico che si produce nelle cavità del collo dell’utero e la temperatura corporea basale.

Il muco ha uno sviluppo tipico durante il ciclo. Nella maggior parte dei giorni ha una consistenza compatta che non lascia passare gli spermatozoi, e questi, dovendo restare nella vagina, muoiono poche ore dopo per l’acidità della vagina stessa. Sono i giorni all’inizio del ciclo fino a che il muco non inizia a cambiare e diventa più penetrabile. In quella situazione la donna è “infertile”, ovvero non può concepire.

Solo qualche giorno prima e intorno all’ovulazione il muco acquisisce una consistenza quasi liquida, cade verso il basso ed è quando la donna lo può osservare nella vulva. In questo muco gli spermatozoi possono nuotare verso l’alto, ovvero attraversare il collo dell’utero e arrivare fino alla tromba, dov’è possibile la fecondazione se è avvenuta l’ovulazione e si è liberato un ovulo.

In questo muco liquido, gli spermatozoi possono sopravvivere alcuni giorni. La donna si trova in una condizione di fertilità. Sono gli unici giorni in cui è possibile una gravidanza. Dopo l’ovulazione, il muco torna alla sua consistenza impenetrabile per gli spermatozoi, e la donna torna ad essere infertile.

Anche la temperatura, un altro indicatore che si misura al mattino prima di alzarsi con un termometro convenzionale in bocca, nel retto o nella vagina, subisce dei cambiamenti caratteristici durante il ciclo. Si osservano un basso livello di temperatura nella prima parte del ciclo e un’ascesa caratteristica dopo l’ovulazione, con la temperatura che si mantiene alta fino alla seguente comparsa del periodo mestruale.

Le osservazioni relative al muco cervicale e alle misure della temperatura si annotano su un grafico disegnato a questo scopo e si interpretano man mano che il ciclo procede.

Esistono anche dispositivi tecnici che monitorano e interpretano i principali indicatori di fertilità, come il muco cervicale, la temperatura o gli ormoni della sessualità. Il vantaggio è che la donna non deve annotare i suoi segni, ma variano ampiamente quanto ad affidalibilità; servono più per individuare la fase fertile quando si cerca una gravidanza che il contrario; richiedono inoltre che la donna abbia cicli regolari e non servono durante l’allattamento, la pre-menopausa con le sue abituali irregolarità o quando la donna è sottoposta a trattamento ormonale.

I metodi naturali di auto-osservazione si possono comunque applicare in tutte le circostanze: cicli irregolari, pre-menopausa e anche durante l’allattamento, ma hanno l’inconveniente di richiedere un apprendimento personalizzato e bisogna seguire un grafico.

B. Topici sugli inconvenienti dei metodi naturali. I loro vantaggi

Questi metodi implicano un modo particolare di vivere la sessualità: da un lato sono esenti da farmaci e da effetti secondari, non hanno costi e sono affidabili, dall’altro esigono dominio di sé, forza di volontà per vivere l’astinenza periodica, rispetto e rinuncia. Nell’opinione pubblica a volte si mette in discussione la loro affidabilità, dicendo che già che ci si sottopone al sacrificio di vari giorni di astinenza sessuale dovrebbero almeno essere affidabili, ma questo pensiero si basa sulla mancanza di conoscenza. Nessuno di coloro che praticano questi metodi lo pensa. L’efficacia dei metodi naturali dipende totalmente dalla disciplina della coppia, visto che a differenza dei metodi artificiali la possibilità di concepire resta intatta.

Con una motivazione elevata, un buon apprendimento e una corretta applicazione delle regole l’efficacia è quasi totale, visto che il 100% di efficacia non si verifica neanche in un qualsiasi metodo anticoncezionale.

I detrattori dei metodi naturali affermano che non sono tanto naturali perché proprio quando la donna ha il massimo desiderio sessuale, intorno all’ovulazione, si deve privare dei rapporti sessuali, e nei giorni restanti del ciclo spesso manca di interesse.

Intorno all’ovulazione, che coincide con la massima concentrazione degli estrogeni, ormoni sessuali femminili per eccellenza, si vive in genere il momento di massimo desiderio sessuale, anche se studi al riguardo corroborano l’idea che la donna abbia desiderio durante tutto il ciclo e che il desiderio dipenda più dalla situazione affettiva che da quella ormonale.

Come fa una coppia che si ama e desidera spesso l’unione intima a superare l’astinenza durante i giorni fertili? Come si è detto, i metodi naturali non sono solo una tecnica in cui si devono applicare certe regole, ma un modo di vivere la sessualità in un consenso reciproco per evitare una gravidanza in circostanze determinate.

È ovvio che comporta problemi di convivenza se uno dei due non è d’accordo con questa forma di regolazione delle nascite. La responsabilità è di entrambi, e anche l’astinenza riguarda tutti e due. L’atto sessuale vissuto in questo modo non diventa un atto di routine, e quando si compie senza artifici che distorcono la fertilità si vive in modo più sano e profondo. L’astinenza periodica non dovrebbe essere un impedimento all’amore, anzi, esorta la coppia a cercare altre forme per esprimere l’affetto, che hanno un effetto positivo sulla convivenza.

I metodi naturali vengono anche accusati per il fatto di dover programmare i rapporti, privandoli così di spontaneità. Al riguardo si può dire che l’essere umano è libero di agire in base alla sua volontà e a differenza degli animali non obbedisce agli impulsi, ma li può controllare.

Si insiste anche sulla scomodità della registrazione in un grafico, ma questo è un problema solo iniziale. Gli utenti con esperienza agiscono con la stessa facilità di un guidatore quando gestisce volante, freno e frizione, quasi senza rendersene conto.

Un’altra accusa che si rivolge ai metodi naturali è che sono praticabili solo tra coppie che hanno una scarsa attività sessuale. La frequenza dei rapporti è tuttavia indifferente sia in chi usa i metodi naturali che in chi utilizza i metodi artificiali. Ciò che differisce è la distribuzione dei rapporti durante il ciclo: c’è astinenza in alcuni giorni, ma piena libertà nel resto del ciclo. Quando termina il periodo di attesa perché finisce la fase fertile, l’incontro intimo viene vissuto più intensamente come un “effetto luna di miele”, come un incentivo che aumenta l’attrazione reciproca.

C. Valutazione globale

I metodi artificiali eliminano temporaneamente o definitivamente la possibilità di concepire e possono avere effetti secondari a livello fisico, psichico e affettivo, a volte gravi. Con essi l’atto sessuale non si vive con naturalezza e la genitalità è distorta. Per questo gli anticoncezionali artificiali non risultano in alcun caso più benefici per il controllo delle nascite rispetto alla libera scelta della regolazione naturale della fertilità. 

Nei metodi naturali non c’è intervento tecnico, meccanico, farmacologico né chirurgico, si basano solo sull’osservazione di segni naturali. Non ci sono effetti secondari. La fecondità rimane sempre intatta, la procreazione è possibile ogni volta che si desidera. Sono metodi di responsabilità condivisa. Promuovono il dialogo nella coppia, arricchiscono l’esperienza sessuale, hanno un fattore pedagogico nell’educazione al dominio di sé e si adattano a ogni tipo di coscienza quando per motivi etici si rifiutano gli anticoncezionali artificiali.

Nella società attuale c’è una richiesta sempre maggiore di tornare in ogni ambito della vita a ciò che è naturale e sano. Per questo sembra illogico che la fertilità venga considerata un male da evitare, quando invece è un segno di perfetta salute.

Dottoressa Ana Otte

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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