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Lavoro e crisi economica: le politiche di rilancio le guida la Curia

Vescovo bocconiano e Confindustria

© Diocesi.pavia.it

Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 15/12/14

A Pavia la prima iniziativa di aggregazione di imprese promossa dalla diocesi in collaborazione con Confindustria sotto la regia del vescovo bocconiano

A Pavia, nel cuore del Nord industrializzato, la politica industriale provano a farla diocesi e Confindustria locale. È un’iniziativa dal basso che punta innanzitutto a creare sinergie tra le Pmi della zona per poi indirizzarle verso processi di aggregazione, il tutto in un territorio che ne ha proprio bisogno visto che il 96 per cento delle aziende è sotto i 9 addetti e molte di esse sono impantanate nella recessione (Corriere della Sera, 15 dicembre). 

IL DEBUTTO DI “MADE IN PAVIA”
Il debutto di «Made in Pavia» – così si chiama il progetto – è previsto per venerdì, 19 dicembre, nel complesso della Chiesa del Sacro Cuore a Pavia, che oltre ad essere luogo di culto vanta un salone espositivo adiacente, ideale per ospitare gli stand delle aziende. A proporre l’insolita location è stato don Franco Tassone, il responsabile della pastorale del lavoro della diocesi di Pavia in sinergia con il suo superiore, il vescovo di Pavia, monsignor Giovanni Giudici, che oltre ad essere stato un allievo del cardinale Carlo Maria Martini, ha studiato alla Bocconi, dove si è laureato in lingue. 

IL PRETE E IL SINDACALISTA
L’insolita partnership Chiesa-Confindustria è iniziata nei primi mesi del 2014 quando la Curia, riporta sempre il Corriere, prendendo a prestito un progetto della Cisl per la riqualificazione degli edili disoccupati, bussò a casa degli industriali dando inizio così a una collaborazione che sarebbe andata ben oltre. Don Tassone, insieme al responsabile delle relazioni sindacali, Fabrizio Raina, ha avviato un viaggio nelle realtà industriali pavesi, incrociando almeno una quindicina di aziende. 

LA PRIMA RETE CON 12 IMPRESE
Inizialmente si mettevano a conoscenza i titolari del progetto di riqualificazione degli edili e poi si sono comprese meglio le loro esigenze e proposta la prima aggregazione sotto forma di “rete”. Il progetto «Made in Pavia» ha già incontrato il favore di imprenditori come Davide Caprioglio della Colmegna (edilizia, 8 milioni di fatturato, 65 dipendenti) che insieme a 11 colleghi ha dato vita alla prima rete d’impresa.

RISPARMI GRAZIE A SERVIZI IN COMUNE
La rete inizialmente metterà insieme aziende di differenti settori che potranno decidere assieme gli acquisti di elettricità, gas e telefonia. È prevista poi la sperimentazione di un servizio comune di e-commerce. Il secondo step prevede la nascita di altre reti di impresa, almeno una per ciascuna specializzazione produttiva (alimentare, casa e meccanica).

PER LE FASCE DEBOLI C’E’ COMPRALAVORO
Le politiche del lavoro promosse dalla Curia pavese non si limitano solo agli imprenditori. Monsignor Giudici, sempre in tandem con don Franco Tassone, ha presentato un’iniziativa pensata per chi, in questi mesi, si è trovato improvvisamente senza reddito. Un fondo di emergenza per chi è senza lavoro. «Compralavoro«, questo il nome del progetto, si basa sull’acquisto di 10 euro a favore di un’ora di lavoro con un voucher acquisito all’Inps. L’idea è nata all’interno della onlus Laboratorio di Nazareth (La Provincia Pavese, 9 dicembre). 

IN AIUTO A 1000 PERSONE
«Ci permetterà di dare una risposta a quelle 970 persone che si sono rivolte a noi», spiega don Franco. Il meccanismo è questo: si possono comprare buoni lavoro da 10 euro con un bonifico all’associazione. La diocesi raccoglierà tutti i versamenti e poi andrà all’Inps a comprare i voucher. Che saranno dati “in gestione” alle aziende di “Made in Pavia”.

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