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Patti Smith: “Giovanni XXIII rappresenta la mia gioventù, papa Francesco carisma naturale”

Patti Smith (performing in Finland) – it

Beni Köhler / Flickr CC

Aleteia - pubblicato il 02/12/14

La rocker americana, in tour in Italia, si racconta tra religione e musica

“Giovanni XIII è il papa della mia gioventù” comincia con queste parole la tournè italiana di Patti Smith. Un’esperienza che già dall’inizio profuma di spiritualità e musica. Incontri e rivelazioni.

A casa di papa Roncalli
A cominciare da domenica 30 novembre quando la cantante di Chicago ha trascorso la vigilia del suo concerto di Bergamo a Sotto il Monte, visitando la dimora natale di San Giovanni XXIII. “I miei erano testimoni di Geova, ma ammiravano il Papa del Presidente Kennedy, colui che l’aveva aiutato a risolvere la crisi dei missili a Cuba. Ho visto i suo vestiti, la croce che portava, il “certificato di povertà” assegnato alla sua famiglia.”

Il Natale e i bambini
L’artista si è guardata attorno incuriosita, intonando da subito quel canto insolito. «Sono le parole di Coventry Carol – dice -, continuano a ronzarmi nella testa». È un canto natalizio, racconta di Maria che vorrebbe proteggere Gesù dai mali del mondo, ma è anche il lamento delle madri i cui bambini sono stati uccisi dai poteri forti. Già i bambini, Patti si commuove quando si parla dell’infanzia. Sa che Papa Giovanni è un po’ il santo dei bambini. Forse pensa ai suoi figli Jessica e Jackson. Forse pensa anche a papà Fred, suo marito, che non c’è più («L’amore per Dio lo sento nel cuore. L’amore per Fred, il mio uomo, lo sento dappertutto»). (Eco di Bergamo, 1 dicembre)

Rock e rispetto
Il suo rock passerà da Napoli (8-9 dicembre) nella Basilica di San Giovanni Maggiore, decisione che ha sollevato diverse critiche. Ma la cantante ci tiene a ricordare la sua posizione di rispetto e ammirazione: «Amo suonare nelle chiese racchiudono le speranze degli uomini e le loro preghiere, le loro meditazioni. Mi ci sono sempre avvicinata con grande rispetto, lì non ho mai suonato ad alto volume, ho sempre scelto le canzoni giuste, con l’atmosfera giusta per il luogo e per la gente che le frequenta».  

Papa Francesco carisma naturale
L’ultima tappa, forse la più emozionante, sarà il Concerto di Natale del 13 dicembre che porterà Patti Smith a due passi da San Pietro, nell’auditorium di via della Conciliazione: «Non è vero – racconta lei – che ad aprile, quando ho parlato brevemente con Papa Francesco in piazza San Pietro gli ho chiesto di essere invitata. Molti dimenticano che ho partecipato anche all’edizione 2013. Ho grande stima di Francesco, per la sua bellissima semplicità e il carisma naturale, per l’intelligenza che dimostra e per le umili origini che condivide con Giovanni. Ma i concerti, tanto più se trasmessi in tv, non si fanno per una persona, si fanno per la gente, ed è per questo che ho accettato di tornare al Concerto di Natale». Esibizione che sarà trasmessa il 24 dicembre alle 21 su Raidue.

© ServizioFotograficoOR / CPP


Percorso di fede
Qualcuno si è stupito per la sua presenza alle porte della Santa Sede, altri si sono scandalizzati. «È perché non conoscono la mia storia – dice -, non sanno che nel 1971 le mie prime apparizioni pubbliche sono state in una chiesa di New York, dove leggevo le mie poesie accompagnata alla chitarra. Le prime parole del mio primo disco sono: “Gesù è morto per i peccati di qualcuno, non per i miei”, era il grido di battaglia tracotante di una ventenne che rivendicava il diritto di scegliere e di sbagliare, non certo un attacco o una critica». (La Stampa, 2 dicembre). Era una dichiarazione di indipendenza e di libertà artistica e umana che meriterebbe di essere approfondita. "Gesù" ha detto "è stata la prima parola del mio primo disco, per me il fatto cristiano ha radici profonde da sempre". Tutti hanno il diritto di viversi il loro percorso umano. E non può che essere così, perché non c’è niente di più personale. 

Preghiera semplice
Di seguito riproponiamo "Costantine's Dream" nella quale Patti Smith recita la "Preghiera semplice" proprio perchè, secondo l'artista, le sue parole esemplificano la sua filosofia. "Si è: Dando che si riceve. Perdonando che si è perdonati. Morendo che si risuscita a vita eterna'".

Tags:
musicatestimonianze di vita e di fede
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