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Gli immigrati aiutano l’economia italiana?

Mare Nostrum: mai più tragedie di migranti

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Barcone in arrivo a Lampedua

Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 24/11/14

Uno studio sostiene che grazie alla loro presenza nel nostro Paese guadagniamo quasi 4 miliardi di euro. Che alleggeriscono la crisi economica...

Mentre forze politiche come la Lega Nord chiedono la chiusura delle frontiere e alcune periferie delle città italiane scendono in piazza per allontanare i migranti dai loro quartieri, in realtà gli stranieri "regalano" all’Italia quasi 4 miliardi di euro. Cioè non costano, anzi, rendono, scrive il Giornale di Sicilia (23 novembre), il quotidiano siciliano che resoconta più di ogni altra testata nazionale sugli sbarchi di immigrati avvenuti nel nostro Paese.

Senza immigrati crisi ancora più dura
Insomma ha ragione papa Francesco, scrive giustamente il Corriere della Sera (23 novembre) gli immigrati sono una ricchezza e lo dicono i numeri. Fatti i conti costi-benefici, noi italiani ci guadagniamo, precisamente, 3,9 miliardi l’anno. E la crisi, senza i nuovi arrivati che hanno fondato quasi mezzo milione di aziende, sarebbe ancora più dura. Due rapporti della Fondazione Leone Moressa e Andrea Stuppini, collaboratore de «lavoce.info», attestano le cifre del "guadagno". Le imprese create da immigrati sono 497 mila (l’8,2% del totale: a dispetto della crisi) per un valore aggiunto di 85 miliardi di euro.

45 Miliardi di redditi
Nel 2012 i contribuenti nati all’estero sono stati poco più di 3,5 milioni e «hanno dichiarato redditi per 44,7 miliardi di euro (mediamente 12.930 euro a persona) su un totale di 800 miliardi di euro, incidendo per il 5,6% sull’intera ricchezza prodotta». L’imposta netta versata «ammonta in media a 2.099 euro, per un totale complessivo pari a 4,9 miliardi».

Spendono di più
Ad esempio l’Iva: «Una recente indagine della Banca d’Italia ha evidenziato come la propensione al consumo delle famiglie straniere (ovvero il rapporto tra consumo e reddito) sia pari al 105,8%: vale a dire che le famiglie straniere tendono a non risparmiare nulla, anzi ad indebitarsi o ad attingere a vecchi risparmi.

Pagano i contributi previdenziali
Poi c’è il contributo previdenziale, evidenzia l’Huffington Post (23 novembre): «Considerando che secondo l’ultimo dato ufficiale Inps (2009) i contributi versati dagli stranieri rappresentano il 4,2% del totale, si può stimare un gettito contributivo di 8,9 miliardi». Cosicché «sommando gettito fiscale e contributivo, le entrate riconducibili alla presenza straniera raggiungono i 16,6 miliardi».

Impatto positivo sulle pensioni
Ma se questo è quanto danno, quanto ricevono poi gli immigrati? «Considerando che dopo le pensioni la sanità è la voce di gran lunga più importante e che all’interno di questa circa l’80% della spesa è assorbita dalle persone ultrasessantacinquenni», risponde lo studio, l’impatto dei nati all’estero (nettamente più giovani e meno acciaccati degli italiani) è decisamente minore sul peso sia delle pensioni sia della sanità, dai ricoveri all’uso di farmaci (Lettera43).

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