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Educare alla Dottrina Sociale della Chiesa

Gianluigi De Palo

© Associazione OL3

Lucandrea Massaro - Aleteia - pubblicato il 25/08/14

La sfida di una associazione romana e del suo fondatore. Intervista a Gigi De Palo.

Appassionarsi di politica oggi non è facile, e – forse in maniera paradossale – particolarmente per il mondo cattolico, orfano dei suoi interlocutori storici e anche dei suoi tradizionali canali di formazione. Ecco perché il piccolo seme gettato a Roma dall’associazione “OL3” è una novità da guardare con attenzione. Fondata e animata dall’ex presidente delle Acli di Roma ed ex assessore alla Famiglia, Gigi De Palo, oggi consigliere capitolino, questa piccola realtà agisce ormai da circa un anno facendo formazione nelle parrocchie, spiegando con un format innovativo la Dottrina Sociale della Chiesa, una cosa “bellissima” ma anche “noiosissima” come dice scherzando lo stesso De Palo raggiunto da Aleteia per parlare del prossimo passo. Qualeo? Un corso intensivo pensato per tutte quelle realtà sociali in giro per l’Italia, ovunque ci sia qualcuno che è pronto ad impegnarsi per il proprio comune, tanto dentro i partiti, quanto dentro le liste civiche, dal 12 al 14 di settembre a Roma. Nell’invito sul sito dell’associazione c’è scritto chiaramente: “Non potendo girare come delle trottole facciamo questo “ritiro” formativo e propedeutico ad avere il materiale e a conoscere la #metodologia per organizzare la stessa cosa nella vostra città”. Non è una formazione monotematica sul gender o sui cosiddetti temi etici, è la sfida di far conoscere la bellezza del pensiero cristiano su tutti i temi: il lavoro, l’ambiente, la famiglia. Perché – e ascoltando De Palo si sente spesso usare questa parola – le scelte non vengono fatte per qualche dogma, ma per la “bellezza” di un incontro che cambia una vita. Qui per ulteriori informazioni.

Gigi De Palo prima di iniziare, che cos’è OL3?
Un modo per avvicinare la gente alla politica, perché politica è bella, facciamo tutto questo perché convinti che chi semina forse non raccoglie, ma chi non semina, ne ha la certezza. Noi partiamo da quel “immischiati” di Papa Francesco. Una esortazione splendida e molto impegnativa.

Perché una giornata sulla Dottrina Sociale della Chiesa?
Perchè è utile anche se ostica vale la pena comprenderla. Noi cerchiamo di farla conoscere con semplicità. Abbiamo sperimentato nella vita, non nell’accademia, con degli esempi concerti la bellezza della Dottrina Sociale della Chiesa e vogliamo far conoscere questa nostra esperienza. Pensa che solo a Roma ben 42 parrocchie ci hanno chiesto di fare per loro un corso, ma anche molte realtà del Veneto per esempio hanno già aderito.

Come funziona?
Ci basiamo su “cinque pilastri”, cinque assi. Facciamo formazione a Roma, incontri di 1 ora e 15 minuti da svolgere in un giorno e poi chi ha partecipato lo riporta alla propria realtà, divendo così formatore a sua volta. E’ una formazione alla politica, alla buona formazione e amministrazione. C’è molta voglia di politica, ma senza metodo questo entusiasmo si spegne…

Cosa vi aspettate?
Vogliamo appassionare alla politica, poi ciascuno si potrà candidare ovunque voglia, ma portando un set di valori nell’agone politico. Per questo partiamo dalla persona: se noi siamo in grado di tutelare quello “scarabocchio” che cresce nel grembo materno, quel qualcosa che non vedo, allora si saprà tutelare anche l’immigrato, il barbone, il disoccupato, l’anziano con uguale attenzione!

Allargare la partecipazione, non è una iniziativa romana…
No perché non ci hanno chiamato solo romani, ma diverse città. Già 15 città, ciascuna con due o tre partecipanti. Ora non sappiamo se aprire anche alle parrocchie di Roma oppure replicare solo per loro per permettere una più ampia diffusione.

Il primo intervento è di Simone Budini, insegnante di filosofia ed esperto di DSC, che ha immaginato uno schema per andare “oltre”: noi siamo bloccati in due visioni di persona, individuo vs membro della collettività, “oltre” vuol dire inquadrare l’uomo nell’ambito del “personalismo”. Così tra l’interesse particolare e quello dei cosiddetti “beni comuni”, andare oltre è l’idea del Bene Comune, cioé la gestione dei beni a favore della comunità, che può essere pubblica o privata, l’importante è mettere al centro i bisogni delle persone. Segue così una introduzione alla DSC grazie anche al contributo di Francesco Pepe che è docente di diritto tributario. Infine arrivo io e faccio alcuni esempi concreti: per esempio la battaglia per gli asili a Roma.
L’assunto generale da cui partiamo, non è tra destra e sinistra e nemmeno tra liberismo e socialismo. Il vero tema – secondo noi – è tra astrazione e la concretezza. L’astrazione è il tema delle unioni civili e la concretezza sono le politiche familiari per un paese a crescita demografica zero. Questa è la nostra sfida.

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