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Che cos’è la Wicca?

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Vicente Jara - pubblicato il 15/04/13

E' la ricostruzione e reinterpretazione di religioni ancestrali precristiane fusa con elementi di modernità come il romanticismo e il ritorno alla natura, il femminismo, il collettivismo, l'ecologismo e l'anticapitalismo

1. Come si può definire la Wicca?

La Wicca è una religione del neopaganesimo, anche se quella originaria e numericamente più consistente. Il neopaganesimo è una riscoperta e anche un’invenzione acritica di religioni precristiane legate alla fecondità e alla natura. Ingloba correnti religiose degli antichi celti, dei germanici, degli scandinavi, degli indiani del Nordamerica, degli aborigeni australiani, degli indios mesoamericani precolombiani, di antiche religioni di Grecia, Roma, Egitto, Babilonia, India, Polinesia, ecc., spesso ricostruite con scarso rigore antropologico e storico.

La Wicca ha una base e un’origine anglosassoni, e si è poi estesa a Stati Uniti, Australia, Canada, Nuova Zelanda…, assumendo nelle sue varie ramificazioni e varianti elementi di altre culture e religioni.

I termini “Wicca” (maschile) e “Wicce” (femminile) derivano etimologicamente dalla parola “witch” (stregone/strega in inglese). La Wicca è stregoneria, ma non quella medievale europea; non è la magia nera (uso di morti o spiriti, ricorso a demoni, realizzazione di sortilegi e fatture per provocare danni), né la magia naturale (proprietà occulte di piante, pietre, parole, talismani…) di quell’epoca, né dell’antichità, sia di Grecia, Roma o Egitto nei secoli precedenti e successivi alla comparsa del cristianesimo, anche se non può essere considerata del tutto estranea ad alcuni suoi elementi. Ancor meno si tratta di satanismo in una qualunque delle sue forme. Molti di coloro che la praticano, ad ogni modo, usano il termine Wicca e “Witchcraft” (stregoneria) come sinonimi.
La Wicca vuole essere la religione ancestrale naturale e magica di coloro che popolarono per primi le isole britanniche prima di essere evangelizzati dal cristianesimo. Ad ogni modo, è in larga misura una “neocostruzione” di ciò che doveva essere, perché in realtà ancora oggi non è del tutto nota agli antropologi, agli storici, ai fenomenologi della religione e agli altri esperti.


2. Com’è nata?

Nel 1951 venne abolito l’ultimo “Witchcraft Act” (legge sulla stregoneria) esistente in Gran Bretagna – legislazioni di questo tipo esistevano dall’epoca di Enrico VIII –, in quel momento l’Atto del 1735. In base a questa legge, chi diceva di potere (non di riuscire, ma che pretendeva di poterlo fare) evocare spiriti, conoscere cose occulte, predire il futuro, realizzare sortilegi ecc. poteva essere punito con pene che andavano da quelle pecuniarie al carcere, o all’espulsione dal territorio. Quando questa legge smise di essere in vigore, alcune persone che dicevano di essersi nascoste per paura di quella legislazione anti-stregoneria iniziarono ad essere conosciute come maghi e maghe.

Tra questi c’era l’occultista Gerald Brosseau Gardner (1884-1964), che è stato membro di gruppi esoterici come la Società Folklorica, la Fraternità di massoneria irregolare Co-Massoneria, l’Ordine druido o la Fraternità Rosacroce di Crotona. Di quest’ultima ha affermato – anche se in modo vago e con pochi riferimenti chiari – che dal 1939 lo ha iniziato alla Wicca; è ciò che egli ha definito come il gruppo di streghe di New Forest, che, sosteneva, avevano mantenuto nella clandestinità la loro religiosità pagana precristiana, che da loro gli venne trasmessa per iniziazione.

Nel 1954 Gardner pubblicò “Witchcraft Today” (La stregoneria oggi), e nel 1959 “The Meaning of Witchcraft” (Il significato della stregoneria), anche se prima della deroga del “Witchcraft Act” aveva pubblicato con lo pseudonimo di Scire, nel 1949, i rituali nella sua opera “High Magic’s Aid” (Aiuto per l’alta magia). Gardner intendeva la Wicca come stregoneria, e in seguito recuperò per questa il termine “Wica”, che con il tempo si sarebbe trasformato in “Wicca”.

Gerald B. Gardner è il principale diffusore della Wicca e della falsa teoria dell’esistenza e della continuità di questa religiosità nel corso dei secoli, occulta nella società britannica. Le origini di questa teoria e della Wicca stessa si ritrovano nelle idee del romanticismo della fine del XIX secolo e nel ritorno alla natura e alle divinità dell’antichità. C’è poi l’influenza del folklorismo inglese, dei gruppi rosacroce, massonici e occultisti, come la Golden Dawn, o di autori come Aleister Crowley e Charles G. Leland e di opere come quelle di Margaret Murray o James Frazer. L’opera di Margaret Murray “The Witchcraft in Western Europe” (La stregoneria nell’Europa Occidentale), del 1921, affermava che c’era una corrente sotterranea di credenze e culto pagano che in modo continuato praticava il suo antico culto al dio cornuto, simbolo di fertilità (nulla a che vedere con culti satanici). Secondo la Murray, i suoi aderenti continuavano a riunirsi in “covens” (sabba o circoli) durante le lunazioni e nei principali cicli stagionali, e in queste occasioni si mangiava e beveva, si ballava e la sessualità tra i membri era lasciata a briglia sciolta, rendendo così culto al dio cornuto che presiedeva il “coven”.

Purtroppo per coloro che credono nella Wicca, non ci sono indizi scientifici fondati che confermino tutto ciò. Non esistono prove a sostegno di alcuna di queste tesi, e sembra che non ci sia stata una continuità di pratiche occultiste, di stregoneria o pagane per molto tempo in modo stabilito, coordinato e lineare nelle isole britanniche o in alcun altro luogo in Europa. Le tesi della Murray e di Gardner sono più frutto della fantasia e della speculazione sfrenata che del lavoro scientifico e coscienzioso di un ricercatore. Per quanto è stato certificato e dimostrato, i gruppi più antichi sono degli anni Trenta del Novecento, con influenze folkloriche e di romanticismo, teosofia, mitologia, druidismo e magia.
 Ad ogni modo, e malgrado questo, si può invece affermare che la Wicca amalgama pratiche precristiane legate alla terra e alla natura, al margine di tradizioni reali o di organizzazioni esistenti.

Altri stregoni che negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento dicevano – falsamente – di essere iniziati e successori delle linee di stregoni e streghe antichi e tradizionali sono Robert Cochrane, Sybil Leek, Charles Cardell, Raymond Howard e Rolla Nordic, che hanno modellato quella che sarebbe stata la Wicca che si stava costituendo. I libri di Gardner, le sue numerose apparizioni pubbliche sui mezzi di comunicazione e il suo aiuto come iniziatore di vari “covens” con cui sorse una moltitudine di gruppi magici nelle isole britanniche, ne fecero tuttavia il promotore principale, anche se nell’elaborazione di alcuni dei suoi rituali Wicca va menzionato l’aiuto della sacerdotessa Doreen Valiente.

3. Quali sono le sue caratteristiche?

La Wicca è la religione del dio della fertilità e della dea madre della natura. Insieme alle correnti che l’hanno concepita – esoteriche, occultiste, ermetiche, rosacroce e massoniche, teosofiche e druidiche, magiche e pagane -, è una religiosità che risponde anche ai sentimenti di panurbanizzazione e distruzione planetaria, alla necessità di ritorno al naturale e alla temporalità caratterizzata da cicli astronomici, all’identità con le radici leggendarie e al localismo della terra, così come una manifestazione di rottura propria dell’epoca in cui è sorta, antinormativa e pansessualista. I decenni successivi hanno continuato a influire sulla Wicca assumendo ideologie femministe e relative ai diritti degli omosessuali, il pacifismo, la controcultura anti-capitalista, l’ecologismo come ideologia, i movimenti antinucleari, il neoindigenismo o le correnti antiglobalizzazione e individualiste del consumismo.

Dopo mezzo secolo di esistenza della Wicca, la diversità è tale che è stato necessario stabilire una grande tradizione gardneriana, chiamata “British Tradicional Wicca” (BTW), che cerca di mantenere la purezza del suo fondatore e ingloberebbe quella di Gardner, insieme a quella di Alex Sanders, marito della sacerdotessa Doreen Valiente, e poi di Maxine Morris, così come gli apporti della coppia di sacerdoti della Wicca Stewart e Janet Farrar, nonché la Wicca Algard, di Mary Nesnick.

L’esistenza di altri lignaggi o denominazioni (come Cochrame, Feri, Seax-Wicca, di Raymond Buckland, che ha introdotto la Wicca negli Stati Uniti, o anche la Wicca Diana, fortemente femminista), e soprattutto i rami eclettici e sincretisti di tanti praticanti della Wicca nell’attualità, che la vivono e la sviluppano senza norme comuni e al margine delle tradizioni precedenti, porta a un’elevata diversità in credenze, rituali e forme di iniziazione, molte volte contrapposte, e oggi molti seguaci della Wicca si iniziano da soli, leggendo libri per conto proprio o attraverso Internet, aspetto che si scontra con il principio iniziatico, arrivando a credere in solitudine e senza appartenere a un “coven”.

La Wicca è la religione della natura, della fecondità, della vita, ma non tutta la Wicca vede la realtà naturale allo stesso modo. L’arco va dal pan-naturalismo o dalla divinizzazione ultraecologista e dalla necessità di realizzare i rituali e gli atti magici “nella” natura a quanti vedono la natura come un ambito intermedio tra l’umano e il divino, o come cortina in cui si manifesta la divinità secondo la legge esoterica della corrispondenza (“Il tutto nella parte; la parte nel tutto”), fino a coloro che concepiscono la natura come un aspetto neoromantico con cui non bisogna necessariamente interagire, perché molti praticanti Wicca hanno uno scarso contatto con ambiti naturali puri.

La vista naturale simbolica, aspetto originario di Gardner per la religiosità Wicca, ha inglobato molto presto gli stessi celebranti, i sacerdoti e le sacerdotesse, rappresentanti delle divinità, rispettivamente quella maschile e quella femminile. La sacerdotessa riunisce aspetti lunari, primaverili e misteriosi, il sacerdote aspetti solari, di potere sulla vita e sulla morte e di realtà della caccia. Lei è la dea madre, lui il Cernunnos celtico o dio cornuto. La dea è Donzella, Madre e Vecchia-Strega, tre volte dea. Il dio è Amante e Figlio, doppiamente dio.

Per alcuni seguaci della Wicca gli dei sono reali, per altri non sono solo due, ma la natura offre una moltitudine di divinità; per altre correnti solo la dea è la divinità principale, e altri considerano il dio e la dea come aspetti complementari dello stesso essere divino unico. Anche altri seguaci della Wicca non credono nella realtà delle divinità, perché per loro sono solo archetipi, nello stile di Carl G. Jung. La Wicca è così una religiosità politeista, o duo-teista, o anche monoteista per alcuni, o di venerazione della natura e immanentista per alcuni, panteista per altri, o anche animista, o semplicemente psico-magica ed esoterica.

4. Quali riti pratica?

La Wicca si è frammentata molto dai suoi inizi, con parecchie contraddizioni e differenze essenziali. Possiamo trovare pochi elementi comuni oltre a due regole o leggi: “Wiccan Rede” (Consiglio Wicca), “An it harm none, do what ye will” (“Segui il tuo desiderio ma senza danneggiare nessuno”), con chiari richiami all’occultista Aleister Crowley e al suo “Do what thou wilt shall be the whole of the Law”, a sua volta derivato da François Rabelais. A questa legge principale alla fine degli anni Sessanta ne è stata aggiunta una seconda da parte Raymond Buckland: la “Three-fold Law” (La legge del tre o del ritorno), che stabilisce che “ogni azione magica – buona o cattiva – commessa tornerà su chi l’ha realizzata triplicata, nel corpo, nell’anima e nello spirito”.

Un’altra serie di aspetti morali della Wicca si trova nelle 4 coppie di virtù (Gioia, Reverenza, Onore, Umiltà, Forza, Bellezza, Potere e Compassione) di Doreen Valiente, e nel codice 20+161 Leggi Wicca, di Gardner e Alex Sanders.

La Wicca è una religione di iniziazione ai misteri. Ha tre gradi, dall’apprendista o membro stregone del “coven” all’iniziato al sacerdozio, e infine al sacerdote con capacità di formare un altro “coven”. I “covens”, o gruppi Wicca, sono diretti da un sacerdote e da una sacerdotessa.

La Wicca crede nella magia, che considera la realizzazione del desiderio umano e gestisce e controlla le forze ignote della natura. Quanti praticano la Wicca cercano di partecipare alla forza divina, di unirsi ad essa. I sacerdoti possono anche essere posseduti dal dio maschile o femminile nel rituale, rispettivamente, di “far scendere il Sole” o “far scendere la Luna”.

I rituali sono fondamentali, e per molti praticanti precedono le credenze, perché permettono le fantasticherie e lo sviluppo dell’inconscio dell’essere umano e l’incontro con l’esperienza religiosa.

La Ruota dell’Anno di celebrazioni della Wicca comprende le festività dell’anno solare e lunare al completo con le 8 feste sabbat solari e le 13 feste esbat delle lune piene. I sabbat sono Samhain, Yule, Imbolc, Ostara, Beltane, Litha, Lammas e Mabon, legati a equinozi e solstizi e alle feste agrarie intermedie. Sono così ricreati e partecipati eventi di fecondità, di speranza, di raccolta dei frutti, di luminosità e calore, di oscurità, di rinascita e morte naturalista.

Il pentacolo o stella a cinque punte della Wicca è un elemento fondamentale di questa religione. È il circolo magico protettore, raggruppando i 4 elementi di base (Terra, Aria, Fuoco, Acqua) e il 5° elemento o Spirito, che deve essere collocato al vertice superiore. È circolo magico e rituale e ingloba tutta la realtà nei suoi quattro punti cardinali. Sull’altare Wicca ci sono sempre il cucchiaio o “athame”, che simboleggia il dio maschile, e il calice, simbolo della dea femminile, ognuno con chiare allusioni sessuali.

La Wicca crede nella reincarnazione, credenza assunta attraverso le correnti della teosofia, che ha attinto dall’induismo e dal buddismo, anche se con un’attenzione alla vita attuale più che a quella futura. Per alcuni la reincarnazione avviene in varie specie animali, per altri sempre tra esseri umani, per altri ancora sempre in stregoni, perché “una volta che si è stregone, lo si è per sempre”, e così si pensa che tutti gli stregoni siano reincarnazioni di stregoni precedenti. Nel tempo che intercorre fino alla reincarnazione successiva, le anime degli stregoni risiedono nel Mondo Separato, anche se le loro potenze sono accessibili mediante arti magiche e spiritismo, pratiche che non tutti i seguaci della Wicca ritengono adeguate. 
Non si sa precisamente quanti seguaci possa avere la Wicca, perché non esistono studi statistici affidabili; per la maggior parte sono comunque anglosassoni. In base alle varie fonti a disposizione, si può ad ogni modo stimare che i membri in tutto il mondo siano circa 200.000.


BIBLIOGRAFIA:

– Gerald B. Gardner, “Witchcraft Today”
– Gerald B. Gardner, “The Meaning of Witchcraft”
– Robin Briggs, “Witches and Neighbors”
– Philip Heselton, “Gerald Gardner and the Cauldron of Inspiration: an Investigation into the Sources of Gardnerian Witchcraft”
– Raymond Buckland, “The Witch Book: the Encyclopedia of Witchcraft, Wicca, and Neo-paganism”
– James R. Lewis, “Witchcraft today: an encyclopaedia of Wiccan and Neopagan Traditions”

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